“A maggio avevamo chiesto un incontro a Monti, oggi c'è stato detto che questo incontro ci sarà martedì alle 17”. Così Romano Colozzi, coordinatore della Commissione affari finanziari della Conferenza delle Regioni e assessore al Bilancio della Regione Lombardia, commenta la convocazione delle Regioni da parte del Governo per il 26 giugno. L’auspicio di Colozzi è che il presidente del Consiglio, Mario Monti, chiarisca i punti che sono sul tavolo, da ciò dipenderà il rapporto tra le istituzioni”.
La prima questione che le Regioni sottoporranno a Monti sarà proprio la sanità. “Con riferimento al mancato inserimento all’ordine del giorno della Conferenza Stato-Regioni della proposta di riparto delle risorse per il servizio sanitario per l’anno 2012, di cui occorre sottolineare la centralità per i bilanci regionali e per l’erogazione di servizi fondamentali per i cittadini. Condizione imprescindibile anche per il rinnovo del Patto per la salute 2013-15 e più in generale per la sostenibilità del sistema”, ha affermato il vicepresidente della Conferenza delle Regioni, Michele Iorio, spiegando che oggi le Regioni hanno partecipato alla Conferenza Unificata “per senso di responsabilità istituzionale” ma confermando l’assenza ai lavori della Conferenza Stato-Regioni.
Le altre priorità che le Regioni sottoporranno al Governo sono il trasporto pubblico locale e “il tema di particolare rilievo della revisione in atto degli assetti istituzionali, in cui il Governo – ha commentato Iorio - non sta garantendo l’indispensabile coordinamento con tutti i livelli istituzionali coinvolti. Occorre ristabilire un corretto confronto istituzionale, soprattutto in un momento come quello che attualmente sta attraversando il Paese, in cui è quanto mai necessario il massimo grado di coesione tra i diversi livelli di Governo”.
L’incontro del 26 giugno, ha spiegato Vito De Filippo, presidente della Basilicata e membro dell'Ufficio di presidenza della Conferenza delle Regioni, “non sarà per discutere ma per avere risposte definitive”.
Per Renato Polverini, presidente della Regione Lazio, “qualora ci fosse una volontà del Governo, che scongiuriamo, di intervenire sulla sanità, andrebbe in crisi il sistema. Per sei mesi – ha aggiunto Polverini al termine della Conferenza Unificata - le Regioni hanno contato sui fondi del riparto, il problema è serio e investe una parte rilevante dei bilanci regionali”.
Del resto, ha sottolineato De Filippo, “il problema della sanità e il problema dei trasporti non sono solo un problema delle Regioni ma dell'intero Paese. Sulla sanità abbiamo fatto un lavoro faticoso ed è del tutto incomprensibile l'atteggiamento del Governo. Il silenzio è quanto di più negativo si possa offrire alla discussione”.