Dopo
Lazio e
Abruzzo, sono stati pubblicati sul sito del Ministero della Salute i risultati delle ultime riunioni congiunte, svoltesi tra la fine di marzo e l'inizio di aprile, del Tavolo tecnico per la verifica degli adempimenti regionali con il Comitato permanente per la verifica dei Lea, riguardanti le Regioni sottoposte a Piano di rientro dal deficit sanitario. Dopo la bocciatura del Lazio e la promozione dell'Abruzzo, delle altre sei Regioni, solo Sicilia e Piemonte hanno chiuso il bilancio in attivo, facendo registrare, rispettivamente, un avanzo di 262,224 mln di euro e 5,250 mln di euro. La Puglia ha chiuso lo scorso anno con un passivo di 120,414 mln di euro, che è stato, però, adeguatamente coperto dalle misure adottate dalla regione. Bocciate, invece, Campania, Molise e Calabria per le quali scatteranno l’aumento delle aliquote fiscali di Irap e Irpef per l’anno d’imposta in corso, il blocco automatico del turn over del personale del servizio sanitario regionale fino al 31 dicembre del secondo anno successivo a quello in corso e, infine, il divieto di effettuare spese non obbligatorie per il medesimo periodo.
Ma vediamo ora in dettaglio l’esito dei Tavoli di verifica regione per regione.
Calabria. Il disavanzo non coperto relativo all’anno 2011, che ricomprende la rettifica della penitenziaria, tutti gli ammortamenti non sterilizzati e la perdita 2010 portata a nuovo, è pari a 35,488 mln di euro. Pertanto si sono realizzate le condizioni per l’applicazione degli automatismi fiscali previsti dalla legislazione vigente, vale a dire l’ulteriore incremento delle aliquote fiscali di Irap e addizionale regionale all’Irpef per l’anno d’imposta in corso, rispettivamente nelle misure di 0,15 e 0,30 punti, l’applicazione del blocco automatico del turn over del personale del servizio sanitario regionale fino al 31 dicembre del secondo anno successivo a quello in corso e l’applicazione del divieto di effettuare spese non obbligatorie per il medesimo periodo.
Rispetto alla verifica annuale i Tavoli hanno segnalato il ritardo nella ridefinizione delle reti assistenziali (decreto 18/2010) ed in particolare hanno evidenziato che la Regione ha adottato solo parzialmente i provvedimenti attuativi del decreto citato. Tra le criticità sono state inoltre indicate: la parziale implementazione della rete territoriale e la mancata definizione della rete di emergenza; l’assetto giuridico definitivo della Fondazione Tommaso Campanella; la necessità di una revisione delle Linee guida sugli Atti aziendali, la mancata rimozione dei provvedimenti commissariali in contrasto con il piano di rientro; la gestione del personale ed il rispetto del blocco del turn over.
Molise. Il risultato di gestione evidenzia, dopo le coperture, un disavanzo di 42,111 mln di euro, ivi ricomprendendo tutti gli ammortamenti non sterilizzati, i rischi e la perdita 2010 portata a nuovo. Pertanto si sono realizzate le condizioni per l’applicazione degli automatismi fiscali previsti dalla legislazione vigente (ossia l’ulteriore incremento delle aliquote fiscali di IRAP e addizionale regionale all’IRPEF per l’anno d’imposta in corso, rispettivamente nelle misure di 0,15 e 0,30 punti); l’applicazione del blocco automatico del turn over del personale del servizio sanitario regionale fino al 31 dicembre del secondo anno successivo a quello in corso e l’applicazione del divieto di effettuare spese non obbligatorie per il medesimo periodo
In ordine alla verifica annuale sull’attuazione del piano di rientro, è stato evidenziato come risultino adottati, dalla direzione aziendale dell’Asrem, provvedimenti in contrasto con il piano di rientro e con le disposizioni di legge, in particolare con riferimento alla violazione del blocco totale del turn over.
È stata ritenuta ancora non sufficiente la documentazione trasmessa ai fini della valutazione degli adempimenti 2009 e 2010, mentre sono state confermate le inadempienze per gli anni 2007 e 2008 in relazione al mancato raggiungimento dell’equilibrio di bilancio.
Gli organismi di verifica hanno ritenuto quindi non realizzati i presupposti per erogare alla regione le spettanze residue e per l’accesso ai Fondi Fas per la copertura del disavanzo a tutto il 2009.
Sicilia. La gestione dell’anno 2011, ricomprendendo tutti gli ammortamenti non sterilizzati e includendo i rischi, presenta, dopo le coperture, un avanzo di 262,224 mln di euro. Sono state valutate positivamente le azioni intraprese nell’anno 2011 per l’attuazione del Programma Operativo 2010-2012, pur richiedendo alla regione di adoperarsi affinché si portino a compimento anche i risultati attesi nell’area dell’assistenza territoriale.
È stata invece valutata non ancora sufficiente la documentazione trasmessa dalla Regione, ai fini dell’istruttoria della verifica adempimenti per gli anni 2008, 2009 e 2010, registrando nel contempo un grave ritardo nell’attuazione dell’attività strategica di collegamento in rete dei medici.
In conclusione, pur registrando alcuni aspetti positivi nell’attuazione del Piano di rientro (fatto salvo l’attuazione di quanto previsto dal Sistema Tessera sanitaria in merito al collegamento in rete dei medici di medicina generale), poiché la regione non ha ancora assicurato il formale ripristino della quota di Fondo sanitario a partire dall’anno 2013, gli organismi di monitoraggio hanno ritenuto che non sussistano le condizioni per erogare alla Regione Siciliana alcuna somma delle spettanze residue a 31 dicembre 2009.
I rappresentanti regionali hanno preannunciato una richiesta in ordine alla possibilità di accedere alle spettanze residue, tenuto conto delle esigenze finanziarie del Servizio sanitario regionale.
Campania. Il risultato di gestione ha evidenziato, dopo le coperture, un disavanzo di 22,443 mln di euro, ivi inclusi gli ammortamenti non sterilizzati. Di conseguenza si sono realizzate le condizioni: per l’applicazione degli automatismi fiscali previsti dalla legislazione vigente, vale a dire l’ulteriore incremento delle aliquote fiscali di Irap e addizionale regionale all’Irpef per l’anno d’imposta in corso, rispettivamente nelle misure di 0,15 e 0,30 punti, l’applicazione del blocco automatico del turn over del personale del servizio sanitario regionale fino al 31 dicembre del secondo anno successivo a quello in corso e l’applicazione del divieto di effettuare spese non obbligatorie per il medesimo periodo.
Ai fini dell’accesso all’ulteriore anticipazione di liquidità, è stata confermata la sussistenza, in relazione allo stato del debito, delle condizioni per l’accesso all’ulteriore quota di anticipazione di liquidità limitatamente all’importo di 134 milioni di euro.
Sono state rideterminate in circa 1.431 mln di euro le somme trasferite dallo Stato alla Regione, ma non messe a disposizione del Ssr. I tavoli hanno ribadito la necessità di procedere, da parte della regione, ad un più celere completamento delle procedure di trasferimento delle (peraltro cospicue) risorse residue a favore del Ssr.
In ordine alla verifica annuale sull’attuazione del piano di rientro dell’anno 2011, permangono specifiche criticità inerenti la tematica del personale e la tematica dei beni e servizi, per le quali si rimane in attesa, rispettivamente, di chiarimenti e conseguenti azioni da parte della struttura commissariale e di acquisire elementi informativi sulla organizzazione e sulle funzioni della Soresa. Sull’accreditamento istituzionale si è rilevato il ritardo nell’attuazione della normativa nazionale; mentre risulta conclusa positivamente la procedura di sottoscrizione dei contratti 2011 con gli erogatori privati. Quanto alle reti assistenziali (ospedaliera, territoriale ed emergenza) si rimane in attesa della completa attuazione degli interventi previsti e del conseguente avvio delle attività di assistenza territoriale nelle strutture riconvertite
È stata ritenuta ancora non sufficiente la documentazione trasmessa ai fini della valutazione degli adempimenti 2009 e 2010 mentre è stato segnalato il grave ritardo nella trasmissione della documentazione ai fini della verifica dell’adempimento in materia di beni e servizi.
In conclusione è stata ritenuta possibile l’erogazione alla regione di una quota delle restanti spettanze a tutto l’anno 2011 (pari a 867 mln di euro), per un importo complessivo di 300 mln di euro anche al fine di non compromettere l’andamento del piano dei pagamenti verso i fornitori già in atto.
Puglia. Il risultato di gestione al IV trimestre 2011, ivi ricomprendendo gli ammortamenti non sterilizzati dei beni entrati in produzione negli anni 2010 e 2011 e il rischio, prima delle coperture, presenta un disavanzo pari a 120,414 mln di euro adeguatamente coperto dalle misure di copertura adottate dalla regione.
Relativamente alla verifica annuale, la Regione sta procedendo con quanto previsto dal Piano di Rientro, ma non ha completato alcuni interventi rilevanti, quali la riorganizzazione delle reti assistenziali. I Tavoli hanno chiesto di conoscere lo stato dell’arte delle attività previste nelle strutture ospedaliere riconvertite e hanno evidenziato il permanere di criticità irrisolte in relazione alla rete di emergenza.
Inoltre hanno evidenziato la mancata adozione dei provvedimenti previsti dal Piano di Rientro sull’Osservatorio regionale dei prezzi.
In relazione alla gestione del personale la Regione si è riservata di presentare una relazione esaustiva al fine di richiedere le deroghe al blocco del turn over nei termini previsti dal Piano di rientro.
Piemonte. Il risultato di gestione al IV trimestre 2011 presenta, dopo le coperture, un avanzo di 5,250 milioni di euro, ivi ricomprendendo gli ammortamenti non sterilizzati di competenza riferiti ai beni entrati in produzione negli anni 2010 e 2011 e il rischio da minori accantonamenti per il personale convenzionato.
I tavoli hanno confermato, inoltre, quanto emerso nelle precedenti verifiche in ordine al ritardo della Regione nell’attuazione della maggior parte degli obiettivi del Piano di rientro ed in particolare, rispetto alla reti assistenziali, hanno manifestato difficoltà nel monitoraggio dell’attuazione dei Piano di Rientro dovuto alla continua riprogrammazione degli interventi.
In merito al Piano socio sanitario regionale 2012-2015, i Tavoli hanno chiesto di trasmettere la versione definitivamente approvata, raccomandando la coerenza con il Piano di rientro e con l’Addendum al Piano di rientro.
In materia di personale i Tavoli hanno raccomandato attenzione al sistema sanzionatorio regionale in relazione ad eventuali assunzioni di personale non coerenti con quanto programmato.
Giovanni Rodriquez