La Toscana sarà la prima Regione in Italia a offrire lo screening gratuito per la malattia di Chagas, all’interno del percorso di assistenza per la gravidanza per tutte le donne latino americane. Lo ha stabilito una delibera approvata ieri dalla Giunta. Il neo assessore al diritto alla Salute,
Luigi Marroni, ha spiegato come “la Toscana ha sempre avuto un’attenzione particolare a tutto il percorso materno-infantile. Questo protocollo, rivolto alle donne latino americane, è un passo ulteriore in questa direzione: riconoscere per tempo le madri con questa malattia consente di identificare tempestivamente i bambini che l’hanno contratta e trattarli precocemente in maniera efficace”.
La malattia di Chagas è causata dal protozoo Trypanosoma cruzi, trasmesso all’uomo da insetti ematofagi (triatomine) presenti solo in America Latina, dove l’infezione colpisce dallo 0,2 al 15% della popolazione, a seconda degli stati. Le principali conseguenze della malattia sono a carico del cuore, dell’apparato gastroenterico e del sistema nervoso. La trasmissione può avvenire mediante emotrasfusione, donazione di organi, o per via transplacentare (malattia di Chagas congenita), da soggetti che si sono infettati in America Latina e che rimangono asintomatici anche per un lungo periodo di tempo. La trasmissione durante la gravidanza avviene in circa l’1-12% dei casi, ma l’identificazione precoce e il trattamento dei bambini entro il primo anno di vita consente l’eradicazione dell’infezione in quasi il 100% dei casi.
Dopo la Spagna, l’Italia è il primo Paese in Europa ad accogliere il maggior numero di migranti dall’America Latina. In particolare in Toscana i migranti provenienti dall’America Latina sono circa 20.000, cioè il 6% della popolazione residente. Obiettivo del progetto toscano è quello di favorire l’offerta del test sierologico per la malattia di Chagas a tutte le donne latino americane in gravidanza, per identificare le donne portatrici dell’infezione, poter controllare e trattare precocemente il bambino dopo la nascita, ed eventualmente trattare la madre, anche per prevenire la trasmissione in gravidanze future.
Il test, come detto è gratuito, la richiesta deve avvenire sul ricettario del Ssn e il campione di sangue deve essere inviato alla piastra dei servizi dell’Aou Careggi.