Niente sci nelle zone rosse. Mascherina obbligatoria sugli impianti e capienza massima al 50%. Proposto un tetto massimo alla vendita giornaliera di skipass. Distanziamento di 1 mt agli impianti. Nei rifugi servizio solo al tavolo. Sono alcune delle misure contenute nelle linee guida elaborate dalle Regioni per l’utilizzo degli impianti di risalita nelle stazioni e nei comprensori sciistici da parte di sciatori amatoriali". È quanto prevedono le linee guida approvate oggi dalla Conferenza delle Regioni per la riapertura degli impianti sciistici. Il documento sarà ora sottoposto al Governo e al Cts che dovranno valutarlo qualora si decidesse di aprire gli impianti nel prossimo Dpcm.
“La Conferenza delle Regioni e delle Province autonome ha approvato le linee guida per l’utilizzo degli impianti di risalita nelle stazioni e nei comprensori sciistici da parte di sciatori amatoriali. E’ un documento che inviamo al Governo come contributo propositivo per non compromettere la stagione sciistica e per non creare un danno irreversibile all’economia della montagna dei nostri territori”, lo ha annunciato il Vicepresidente della Conferenza delle Regioni,
Giovanni Toti (Presidente Liguria) al termine della riunione odierna, “l’auspicio è che , come accaduto in precedenza, il Governo voglia condividere con le Regioni i necessari approfondimenti sul piano della collaborazione istituzionale nell’interesse dei cittadini, del tessuto socioeconomico del Paese, nel rispetto delle necessarie regole di prevenzione”.
Le linee guida individuano le misure di prevenzione del contagio da SARS-CoV-2 da adottare per l’utilizzo in sicurezza dei seguenti impianti di risalita all’interno di stazioni, aree e comprensori sciistici nella stagione invernale: sciovie (skilift), funivie, seggiovie, cabinovie, ovovie. Si intendono inclusi anche tapis-roulant e nastri trasportatori per i brevi collegamenti. Si rimanda alla normativa vigente per la disciplina di ogni ulteriore aspetto tecnico circa il funzionamento di tali impianti.
I punti principali delle linee guida
Tetto massimo a numero skipass giornalieri.
Quale misura preliminare, è necessario limitare il numero massimo di presenze giornaliere mediante l’introduzione di un tetto massimo di skipass giornalieri vendibili, determinato in base alle caratteristiche della stazione/area/comprensorio sciistico, con criteri omogenei per Regione o Provincia Autonoma o comprensorio sciistico da definire successivamente, sentiti anche i rappresentanti di categoria, concordati con i Dipartimenti di Prevenzione delle Aziende Sanitarie Locali competenti per territorio
Aerazione e sanificazione
Vanno incrementate le operazioni di sanificazione negli ambienti utilizzati (spazi comuni e aree riservate al personale). Un'attenzione speciale deve essere data alla pulizia delle aree comuni come misura generale di prevenzione per l'epidemia da Coronavirus. La sanificazione di superfici che vengono spesso toccate - maniglie, pulsanti dell'ascensore, corrimano, interruttori, maniglie delle porte etc - dovrà essere particolarmente accurata, scrupolosa e frequente. Lo staff delle pulizie dovrà essere formato in modo da recepire queste direttive. Le attività di sanificazione delle superfici dovranno essere stabilite in apposita procedura che stabilisca quali sono le superfici da sanificare, la frequenza con cui devono essere effettuate, i materiali impiegati, i prodotti utilizzati, le modalità di esecuzione – compresi i tempi di contatto se previsti dai prodotti e le concentrazioni, chi esegue le operazioni, quali dpi indossa l’addetto. Va tenuto conto che gli ambienti devono essere arieggiati frequentemente, in modo particolare durante le operazioni di pulizia. La procedura adottata dovrà prevedere un piano speciale di sanificazione per le situazioni in cui si presentassero persone con sintomi simil-influenzali riconducibili a COVID-19.
Informazioni per i clienti.
Dovrà essere predisposta una adeguata informazione sulle misure di prevenzione, comprensibile anche per i clienti di altra nazionalità, sia mediante l’ausilio di apposita segnaletica e cartellonistica e/o sistemi audio-video, sia ricorrendo a eventuale personale addetto, incaricato di monitorare e promuovere il rispetto delle misure di prevenzione facendo anche riferimento al senso di responsabilità del visitatore stesso.
Percorsi per garantire distanza minima di 1 mt.
Dovranno essere creati percorsi che garantiscano il distanziamento sociale di almeno 1 m, che andranno opportunamente segnalati, nella fase di accesso alle biglietterie e successivamente agli impianti di risalita, riducendo la formazione di gruppi. Dove possibile, utilizzare percorsi distinti di entrata ed uscita degli utenti, per evitare l'incrocio dei flussi. Qualora non risultasse possibile, creare opportuni delimitazioni anche fisiche dei due percorsi rispettando il distanziamento di almeno 1mt. L’ingresso e l’uscita del cliente dalla struttura deve avvenire garantendo i percorsi e il distanziamento sociale.
Obbligo mascherina sugli impianti
I passeggeri dovranno indossare mascherina chirurgica.
Vendita skipass on line.
Andranno adottate soluzioni organizzative al fine di ridurre code e assembramenti alle biglietterie, quali ad esempio: prevendita/prenotazione on-line o tramite altre soluzioni digitali (es. applicazioni per smartphone), collaborazioni con strutture ricettive del territorio per acquisto/consegna dei titoli. Sia in fase di prevendita/prenotazione, sia di vendita in biglietteria, è necessario informare gli utenti le buone norme di condotta e corretta prassi igienica per limitare il più possibile comportamenti inadeguati.
Seggiovie con portata al 100%. Nel caso delle seggiovie, portata massima al 100% della capienza del veicolo con uso obbligatorio di mascherina chirurgica anche eventualmente opportunamente utilizzata inserendola in strumenti (come fascia scalda collo) che ne facilitano l’utilizzabilità;
Cabinovie e funivie al 50%. Per le cabinovie, riduzione al 50% della capienza massima del veicolo ed uso obbligatorio di mascherina chirurgica anche eventualmente opportunamente utilizzata inserendola in strumenti (come fascia scalda collo) che ne facilitano l’utilizzabilità. Per le funivie, riduzione al 50% della capienza massima del veicolo, sia nella fase di salita che di discesa, con uso obbligatorio di mascherina chirurgica anche eventualmente opportunamente utilizzata inserendola in strumenti (come fascia scalda collo) che ne facilitano l’utilizzabilità ;
Niente sci amatoriale nelle zone rosse. Per i territori rientranti nello scenario di cui all’articolo 3 del DPCM (zone rosse) gli impianti resteranno chiusi alla fruizione degli sciatori amatoriali;
Per zone arancione portata impianti al 50%. Per i territori rientranti nello scenario di cui all’articolo 2 del DPCM (zone arancioni) gli impianti resteranno attivi con riduzione di portata pari al 50% per le tipologie chiuse (cabinovie, funivie, …), ferme restando le limitazioni agli spostamenti previste dal medesimo art. 2 del citato DPCM.
Finestrini aperti e niente fumo e cibo all’interno. In ogni caso si ritiene opportuno che cabinovie e funivie siano dotati di finestrini o comunque di aperture verso l’esterno data l’importanza della ventilazione per la prevenzione della trasmissione del virus. In tutti gli ambienti al chiuso, nella fase di imbarco (anche all’aperto) e durante le fasi di trasporto, è vietato consumare alimenti, bevande e fumare
Rifugi: servizio solo al tavolo
Nella stagione invernale l’afflusso di persone nelle zone montane risulta molto importante e non preventivamente regolato nelle ore diurne (ciò avviene ad esempio per le attività in prossimità delle piste da sci o nelle località in quota più note per altre attività invernali quali lo scialpinismo e le ciaspole). Queste attività costituiscono di fatto un “presidio” della montagna nel periodo invernale. In caso di condizioni meteorologiche avverse (temperature molto basse, bufere di neve ecc.) o altre situazioni estreme i frequentatori della montagna possono essere “accolti” in queste strutture. In queste situazioni critiche che possono comportare sovraffollamento degli ambienti, e mancato rispetto delle disposizioni sul distanziamento, la struttura potrà dare riparo ai turisti, assicurandosi che tutte le persone indossino una mascherina chirurgica. In questa fase non potranno essere somministrati alimenti e, se possibile, si dovrà tenere aperta una porta o una finestra verso l’esterno.
In generale i responsabili di tali strutture dovranno adottare misure di gestione della loro attività per assicurare che vengano evitati assembramenti, ponendo particolare attenzione sulle seguenti fasi: • ingresso ed uscita dalle strutture • servizio ai tavoli / self service • asporto alimenti • fruizione servizi igienici L’adozione delle misure dovrà prevedere una valutazione sulla capacità di gestione dei numeri. All’interno delle strutture il servizio bar e ristorazione potrà essere gestito solo con posti a sedere.
Il numero massimo di persone che possono essere presenti contemporaneamente all’interno dei locali è definito dalla singola struttura sulla base delle regole sul distanziamento definite nel protocollo ristorazione. Raggiunto il numero massimo predefinito di clienti nel locale, dovrà essere interdetto l’accesso ad altre persone. Si suggerisce di prevedere sistemi di prenotazione volti ad evitare che ci siano assembramenti in orari di massimo afflusso. E’ opportuno prediligere la consumazione di alimenti e bevande all’aperto, inclusa l’ordinazione e la consegna del cibo da asporto, anche adottando strutture provvisorie.
Après ski solo seduti.
L’après ski è consentito solo con posti a sedere nel rispetto delle regole già definite nei protocolli sulla ristorazione e pubblici esercizi. Si suggerisce di prevedere dei sistemi di informazione a valle che comunichino ai turisti che nelle strutture in quota potrà non essere assicurata l’accoglienza laddove sia stata raggiunta la massima capienza dei locali. Si suggerisce di porre in essere soluzioni integrate con i gestori di impianti che dovranno regolare i flussi ed alleggerirli in caso di maltempo.