Il Consiglio di Stato, con il decreto cautelare monocratico 3769/2020 depositato oggi, in riforma dell'ordinanza cautelare del Tar Lazio, stabilisce che i centri diagnostici privati non possono eseguire i tamponi, in quanto tale attività di analisi e tracciatura è stata affidata dalla Regione, in esclusiva, al servizio diagnostico pubblico tramite la rete d'eccellenza Coronet Lazio.
La rete Coronet “è idonea a gestire, tracciare, elaborare la sottoposizione a test senza che l'auspicato contributo privato sia di decisiva utilità”.
L'esistenza dei falsi positivi e negativi, infatti “deve condurre a un impegno sempre più forte per ridurne la percentuale” e ciò “appare realizzabile meglio e in più breve tempo se il sistema dei test sia concentrato in una rete di presidi per lo più pubblici, di grandi dimensioni, ovvero sedi di corsi universitari, con la guida - di assoluta e indiscussa affidabilità - allo Spallanzani”.
Tale scelta risulta legittima in quanto risponde “ad esigenze di prioritario interesse generale» e ragionevolmente giustifica la scelta di «concentrazione nel Coronet Lazio della effettuazione, tracciatura, elaborazione di tale tipo di test anti Covid-19”. La discussione collegiale del merito è stata fissata per il 16 luglio 2020.