“L'approvazione della legge per l'Alzheimer – ha dichiarato la
presidente della Regione Lazio, Renata Polverini - è una risposta importante che il Lazio dà alle tante famiglie e associazioni che si occupano dei malati di questa delicata patologia. Con questa normativa la nostra regione è la prima a dotarsi di un piano regionale dedicato all’Alzheimer e altre forme di demenza, rispondendo al monito europeo. Il Lazio compie così un importante passo in avanti, dotandosi di un sistema più organico e capillare sul territorio in grado di garantire più efficacia ai diversi livelli di assistenza e cura che l'Alzheimer richiede. Ringrazio la consigliera Mandarelli promotrice della legge, tutto il Consiglio per il lavoro fatto in commissione e in Aula perché questa legge attesa sul territorio fosse approvata in tempi rapidi”.
In apertura della seduta la presidente
della commissione Sanità, Alessandra Mandarelli, ha illustrato il provvedimento " incentrato sulle istanze delle Associazioni dei familiari e del mondo scientifico, nonché sulla ricognizione dei servizi finora presenti sul territorio, questa legge - ha aggiunto - punta all'integrazione ed al miglioramento della rete dei servizi socio-sanitari, alla diagnosi precoce ed alla presa in carico globale dei pazienti e delle loro famiglie. L'emergenza Alzheimer, nel Lazio, - ha dichiarato la Presidente - da oggi potrà essere gestita in modo concreto attraverso una Legge dedicata. Abbiamo ottenuto un risultato importante, che pone il Lazio come 'modello' normativo ed assistenziale virtuoso, in risposta alla patologia di Alzheimer ed al monito europeo. Da adesso in avanti, sarà possibile attuare un programma di azioni concrete, di integrazione tra assistenza ospedaliera e territoriale, partendo dal riconoscimento della centralità del paziente e della sua famiglia" ha concluso la Mandarelli..
"Abbiamo fatto un lavoro utile, che ci auguriamo si possa replicare per altri casi - ha dichiarato
Giulia Rodano (vice presidente della commissione Sanità) - . Abbiamo lavorato a questo testo anche con le associazioni dei pazienti, tentando di tenere conto anche dei pazienti e non solo degli operatori e degli uffici. Si inserisce nella legge un nuovo diritto, che è il diritto del paziente ad essere preso in carico dalla struttura finche ne ha bisogno. E questo diritto della presa in carico - ha aggiunto la consigliera Rodano - è un diritto che ha enormi potenzialità nella riorganizzazione del sistema e dei suoi costi. Ho spinto verso questa direzione, perché è il futuro della sanità".
Pier Ernesto Irmici si è soffermato sull'importanza del ricercatore italiano Gaetano Perusini, ricercatore italiano che contribuì al definitivo inquadramento nosologico di quella demenza senile nota come morbo di Alzheimer. Grazie agli emendamenti del consigliere Irmici, approvati in commissione " E' per questo - ha aggiunto - che nella sua versione definitiva il provvedimento conterrà anche il nome di Gaetano Perusini, il neurologo italiano, collaboratore di Alois Alzheimer".
"La legge approvata oggi dall'aula va ad agire su un ambito particolarmente sentito dalla popolazione visto che da recenti stime sappiamo che solo nel Lazio coinvolge ben 50mila persone, con un incremento annuo di circa 8mila casi. Attraverso il Piano regionale in favore di soggetti affetti dalla malattia Alzheimer-Perusini e altre forme di demenza, dunque, si andrà a garantire la presa in carico globale e continuativa del paziente e della sua famiglia attraverso una rete di servizi sociali e sanitari integrati". Lo ha detto
Mario Abbruzzese, presidente del Consiglio regionale del Lazio, a conclusione dei lavori d'Aula.
"Ho apprezzato la serietà e il clima collaborativo che tutti i gruppi politici hanno voluto dimostrare nei confronti di un argomento così sensibile - ha continuato Abbruzzese - e che ha delle ricadute particolarmente pesanti su tante famiglie, così come preventivamente indicato anche dal Consiglio dell'Unione Europea. Già il governo regionale nei mesi scorsi, attraverso le iniziative attivate dal commissario della sanità e presidente della Giunta, Renata Polverini, ha voluto spendersi fattivamente con alcune iniziative nei confronti dei malati di Alzheimer. Oggi, grazie alle sinergie attivate tra l'assessore alle Politiche Sociali e Famiglia, Aldo Forte e il presidente della Commissione Sanità, Alessandra Mandarelli che ha coordinato tutta la fase preliminare di esame della proposta prima dell'approdo in Aula, raccogliendo anche alcuni emendamenti dell'opposizione e coinvolgendo le associazioni, siamo riusciti a raggiungere questo importante risultato.
La capillarità con la quale potranno essere forniti servizi di assistenza dedicati su tutto il territorio regionale, rende questo impianto normativo decisamente meritorio. Così come il sostegno di cui potranno beneficiare le associazioni di volontariato che sono da sempre in prima linea attraverso progetti e iniziative volte ad aiutare chi vive la malattia ogni giorno. Di pari passo - ha concluso il presidente del Consiglio regionale - sono convinto che l'istituzione di una Commissione regionale Alzheimer che servirà a coordinare e monitorare i servizi territoriali offerti sarà un organo di garanzia perché tutto ciò che prevede la legge venga prontamente attuato".