“L’esperienza della Rete regionale toscana utenti salute mentale che opera dal 2006 per affermare il diritto di cittadinanza, l’inclusione nella vita sociale, la partecipazione attiva delle persone con problemi di salute mentale, rappresenta un riferimento per gli utenti di altre Regioni e per le istituzioni e i servizi". Lo ha detto l'assessore al diritto alla Salute, Daniela Scaramuccia, nel corso della quinta conferenza della Rete regionale toscana degli utenti della salute mentale organizzata per porre le basi di un coordinamento nazionale.
Con la Rete, tra i cui ambiti principali di azione c’è la promozione dell’auto aiuto e del protagonismo del cittadino utente, la Regione ha una stretta collaborazione che ha portato alla nascita di iniziative come i percorsi di formazione degli utenti come facilitatori sociali.
“E proprio il principio della partecipazione degli utenti ai processi di cura, alla base di questo lavoro condiviso – ha detto Scaramuccia – ha ispirato le strategie e azioni del nuovo Piano socio-sanitario integrato 2012-2015 per orientare i servizi verso un’ampia azione di promozione della salute mentale".
Tra gli obiettivi generali, insieme alla “sanità di iniziativa” e al superamento del paradigma della stabilizzazione clinica a favore di percorsi di ripresa sociale, la Regione vuole promuovere una più ampia ‘cultura della valutazione’ partecipata dagli utenti.
"Abbiamo previsto la diffusione del sistema dell’ ‘audit’ civico sul funzionamento degli Spdc, i Servizi psichiatrici di diagnosi e cura - ha concluso l'assessore - un obiettivo che possiamo raggiungere continuando con serietà, responsabilità e impegno ad andare avanti insieme”.