Nessuno sconto alle Regioni a statuto ordinario. I tagli resteranno quelli stabiliti nel decreto della manovra (4 miliardi nel 2011 e 4,5 nel 2012), ma a deciderne “criteri e modalità” sarà la Conferenza Stato-Regioni “secondo princìpi che tengano conto della adozione di misure idonee ad assicurare il rispetto del patto di stabilità interno e della minore incidenza percentuale della spesa per il personale rispetto alla spesa corrente complessiva nonché dell'adozione di misure di contenimento della spesa sanitaria e dell'adozione di azioni di contrasto al fenomeno dei falsi invalidi”. In pratica, alle Regioni "virtuose" sarà richiesto un sacrificio minore. È quanto prevede l’emendamento del relatore Antonio Azzollini (Pdl), approvato in serata dalla commissione Bilancio del Senato (
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Resta aperta la partita sugli emendamenti all’articolo 11, cioè quello riguardante il contenimento della spesa sanitaria, che sarà votata nella seduta di domani.
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