Il territorio del Veneto è stato interessato dall’allarme in quanto due delle grandi piattaforme distributive coinvolte si trovano nella provincia di Verona. In questi giorni – si apprende dalla lettera - i servizi veterinari stanno lavorando a pieno regime nell’intercettare, rintracciare, campionare, analizzare e sequestrare tutte le partite di prodotto a rischio. Una mole di lavoro che costituisce una garanzia e una tutela per i consumatori. “Spiace constatare che – ha proseguito Poggiani - come già accaduto in passato in occasione di altre emergenze alimentari e zoonotiche, di questa mole di lavoro non venga data adeguata comunicazione agli organi di stampa e alla cittadinanza”.
“Accreditare l’immagine secondo cui i militari siano l’unico baluardo in difesa del cittadino-consumatore – ha concluso Poggiani - significa non solo svilire tutte le competenze della sanità pubblica di questo Paese, ma anche, inevitabilmente, alimentare nell’opinione pubblica la percezione distorta che ci si trovi di fronte perennemente a effettive situazioni di pericolo che solo interventi eccezionali possono sgominare”.
G.R.