Il presidente della Puglia, Nichi Vendola, indagano nell’ambito delle indagini per concorso in abuso d’ufficio relativamente ad una inchiesta in corso sulla nomina di un primario del reparto di chirurgia toracica dell’ospedale San Paolo di Bari. “Il concorso – ha spiegato Vendola nel corso di una conferenza stampa convocata nel pomeriggio di ieri - fu vinto dal prof. Paolo Sardelli.
Vengo in qualche maniera accusato di aver favorito la nomina di chi oggi è considerato una delle più importanti autorità scientifiche a livello europeo e di chi ha il merito di aver trasformato un reparto che non c’era in un reparto di assoluta eccellenza, un punto di riferimento a livello nazionale e internazionale”.
Parlando con i giornalisti, Vendola ha poi dichiarato che “l’accusa che mi viene mossa si basa soltanto ed esclusivamente sulle dichiarazioni rese da una persona che ha motivi di rancore nei miei confronti, dalla dott.ssa Lea Cosentino, cioè dalla principale protagonista delle inchieste sulla malasanità.
Persona che io ho licenziato all’inizio del suo coinvolgimento nelle inchieste e che ora si rivolge con molto malanimo nei miei confronti e nei confronti della Regione, chiedendo di essere risarcita per tre milioni di euro”.
Il presidente della Regione Puglia ha quindi voluto sottolineare, “con assoluta serenità, di essere sempre intervenuto affinché i concorsi potessero essere fatti all’insegna della trasparenza, con una platea vera e credibile di partecipanti e affinché potessero vedere trionfare il merito e far vincere il migliore. Nell’ambito di questa indagine – ha concluso Vendola -, si appura ovviamente che il prof. Sardelli era comunque il migliore. Cioè non viene messa in dubbio la sua qualità”.