Il centrosinistra tiene la guida dell'Emilia Romagna,
Stefano Bonaccini si conferma presidente e va a vuoto il tentativo di spallata al Governo di
Matteo Salvini. La Calabria passa al centrodestra, dove trionfa
Jole Santelli, prima donna governatrice di una Regione del Sud. Crolla il Movimento 5 Stelle. Mentre il PD risulta il partito più votato in entrambe le Regioni. Questi, in sintesi, i principali risultati delle elezioni regionali del 26 gennaio in Emilia Romagna e Calabria.
Salvini perde il suo "referendum" sull'Emilia-Romagna,dopo una campagna elettorale martellante alla quale ha voluto dare una valenza nazionale nel tentativo di far cadere il Governo prima del prossimo referendum sul taglio dei parlamentari. Il candidato governatore del centrosinistra
Stefano Bonaccini è stato riconfermato presidente con il 51,6% sconfigge nettamente la candidata leghista
Lucia Borgonzoni ferma al 43,7%. Terzo, staccato, il 5Stelle
Simone Benini. Il PD torna primo partito con il 34,6 per cento: primato che gli era stato sottratto dalla Lega alle Europee e dai 5Stelle alle politiche del 2018. Al secondo posto troviamo la Lega con il 31,9. Poi Fratelli d'Italia con l'8,6. La lista Bonaccini presidente ha il 5,7 per cento. I 5Stelle crollano al 4,7 per cento (avevano oltre il 27% alle politiche).
Sempre in Emilia Romagna si è registrata ieri un’impennata della partecipazione con un'affluenza è stata del 67,1% quasi doppia rispetto alla precedente tornata.
In Calabria trionfa
Jole Santelli, candidata della coalizione unica di centrodestra. Un risultato netto e chiaro sin dalle prime ore. Santelli vince questa tornata elettorale con il 55,4% contro il candidato del centrosinistri
Pippo Callipo che fa segnare il 30,2%. Anche qui terzo il M5S con
Francesco Aiello al 7,4%. Il primo partito è, anche qui, il Pd, con il 15,78%; Forza Italia è seconda con il 12,6%, seguita dalla Lega al 12,2 per cento e da Fratelli d’Italia (11,14%). Anche qui si registra un crollo dei consensi per i pentastellati.
Anche qui, seppur in maniera molto lieve, è cresciuta l'affluenza rispetto alla tornata elettorale del 2014 (44,32% rispetto al 44,16%).