"Con questa sentenza si mette fine alle futili pretese risarcitorie avanzate nei miei confronti da parte del direttore amministrativo. Auspico che la pronuncia del collegio in merito agli altri capi di imputazione arrivi a ridosso dell’udienza di giugno, al fine di chiudere una vicenda giudiziaria che si protrae da oltre otto anni”. Così l’ex direttore generale della Asl di Sassari
, Marcello Giannico, commenta la decisione dei giudici del Tribunale di Sassari, che lo hanno assolto dall’accusa di abuso d’ufficio e falso ideologico (per aver prima "isolato" e poi licenziato l'allora direttore amministrativo della Asl
Angela Cavazzuti) e diffamazione (per aver pubblicato in versione integrale la delibera di licenziamento).
La vicenda giudiziaria era partita nel 2012. L’accusa era di avere tentato di falsificare il Bilancio Asl del 2010 dichiarando un disavanzo da 18 milioni di euro contro gli 880mila euro certificati a consuntivo dall’allora Direttore amministrativo, poi licenziato da Giannico per le divergenze createsi. Licenziamento che i giudici hanno valutato legittimo. Da parte sua, nella deposizione rilasciata nel novembre 2017, e ripresa dalla
Nuova Sardegna, Giannico difendeva il suo operato e qui 18 milioni di bilancio passivo: “Abbiamo sistemato anni di incuria e se avessimo avuto più tempo avremmo chiuso il bilancio con un passivo di 30 milioni e non di 18 come abbiamo fatto”, furono le parole dell'ex Dg di Sassari.
Sul caso, come ricorda l’Unione Sarda, Giannico aveva già incassato sentenze favorevoli del giudice di lavoro e della Corte d'Appello, che in sede civile hanno accertato la correttezza del suo operato. Ora arriva la prima sentenza in sede penale.
Il pronunciamento di oggi si riferisce ad alcuni dei capi di imputazione a carico di Giannico, che il prossimo giugno dovrà tornare in Aula per un ulteriore pronunciamento su altri aspetti della vicenda.