I Nas di Salerno hanno posto i sigilli a due farmacie ed un deposito di medicinali nel corso di un indagine che ha portato all’emersione di una serie di violazioni poste in essere dai tre farmacisti gestori dei due esercizi. L’indagine, avviata nel 2011 a seguito di una serie di denunce presentate da alcuni farmacisti delle province di Benevento, Avellino e Caserta che segnalavano comportamenti censurabili sotto il profilo deontologico, amministrativo e penale, ha portato anche alla denuncia di tre medici di base e di una settima persona accusata di avere cercato di occultare le prove.
Queste, in particolare, le violazioni accertate dai Nas:
- vendita di medicinali pediatrici dannosi per la salute, la cui autorizzazione al commercio era stata revocata dall’Agenzia Italiana del Farmaco;
- commercio all’ingrosso di farmaci effettuato senza la prescritta autorizzazione;
- truffa ai danni della sanità pubblica mediante l’illecita asportazione, dalle confezioni di farmaci rimborsabili dal Servizio Sanitario Nazionale (mai dispensati alla clientela), delle cosiddette “fustelle”, che venivano apposte su prescrizioni mediche medici di base compiacenti e presentate alla competente Asl per il rimborso.
Nel corso dell’indagine sono state sequestrate alcune centinaia tra confezioni di farmaci defustellate, prescrizioni mediche in bianco e fustelle rimosse dai medicinali.
Il valore delle strutture sottoposte a sequestro, spiega la nota dei Nas sull’operazione, ammonta a 5 milioni di euro. Sono in corso accertamenti per quantificare il danno causato all’erario.