“L’Istituto per la ricerca e la cura dei tumori di Candiolo è una struttura di eccellenza del Piemonte che mi auguro possa presto ampliarsi. Ho avuto modo di fare i complimenti al direttore generale,
Antonino Sottile, e al direttore scientifico,
Anna Sapino, per gli eccellenti risultati ottenuti e per il lavoro che ricercatori, medici ed operatori sanitari svolgono ogni giorno con passione ed impegno. Un esempio di istituzione privata che lavora a favore del territorio e che si integra con il pubblico in modo virtuoso.”
Così l’assessore alla Sanità,
Luigi Icardi, in visita all’Istituto per la ricerca e la cura dei tumori di Candiolo.
Come annunciato recentemente in occasione della presentazione del bilancio sociale, alla base dell’espansione, c’è l’accordo sottoscritto qualche mese fa con il Comune di Candiolo, che prevede la possibilità di un ampliamento edilizio di 26 mila metri quadri, che vanno ad aggiungersi ai 56 mila su cui si estende attualmente l’Istituto.
Previsto un investimento di 100 milioni di euro. Il piano prevede, tra l’altro, la nascita di una nuova area per la protonterapia, un nuovo tipo di radioterapia che arriverà per la prima volta in Piemonte e un hospice per la presa in cura globale del paziente.
La ricerca traslazionale, con l’identificazione di nuovi bersagli molecolari per la medicina personalizzata e l’oncologia di precisione, la ricerca clinica basata su nuovi test genetici e la ricerca clinico-organizzativa per sviluppare nuove tecniche chirurgiche mininvasive sono i fronti sui quali l’Istituto lavorerà nei prossimi anni.
Fondamentale, ricorda una nota della Regione “il sostegno dei cittadini piemontesi che da sempre sostengono con le loro offerte la Fondazione Piemontese per la ricerca del cancro”.