I dati Istat relativi al quinquennio 2012-2016 sui parametri di mortalità per infarto miocardico acuto (morti ogni mille abitanti ogni 5 anni), rilevati nelle varie province italiane, vedono la Puglia prima regione migliore d’Italia, con 5 province rientranti nelle prime 10, tra cui, in ordine, Taranto, al secondo posto, Bari, al terzo, Barletta-Andria-Trani, al quinto, Foggia al nono e Lecce al decimo.
“Il Sistema 118 della Regione Puglia – ha dichiarato
Mario Balzanelli, Presidente nazionale Sis 118 e Direttore Sc CO-SET 118 Asl Taranto
– può, quindi, ben affermarsi, dati alla mano, quale primo autorevole ‘modello’ regionale di efficacia clinica e di efficienza gestionale, relativo ai percorsi di rete tempo-dipendenti, previsti per le Sindromi Coronariche Acute, i quali, considerato che la cardiopatia ischemica è la prima responsabile delle morti complessive nel nostro Paese, hanno peso statistico di assoluto rilievo nell’indicare in modo obiettivo l’elevata qualità non solo di un sistema di rete nel suo complesso quanto, in primis, del Sistema di Emergenza Territoriale 118 afferente”.
La Regione Puglia,prosegue Balzanelli, dimostra quindi, di essere un modello, per l’Emergenza Territoriale 118, di elevata qualità gestionale. Assicura, infatti, all’intera popolazione regionale un Sistema 118 che si conferma, di anno in anno, estremamente veloce, con tempi di intervento in caso di situazioni cliniche di gravità assoluta, con pericolo imminente di perdere la vita (codici rossi), o di gravità intermedia, potenzialmente evolutiva nel pericolo di perdere la vita (codici gialli), calcolati quale media di arrivo sulla scena sia in area urbana che in area extraurbana di 16 minuti e 08 secondi (intervallo velocissimo, tra i primi in Italia).
Non solo, prosegue, la Regione mette, peraltro, in sicurezza i cittadini pugliesi mediante l’organizzazione e l’operatività di un Sistema 118 di livello prestazionale avanzato (High Performance System),quale determinato da uno standard di medicalizzazione e di infermierizzazione in grado di assicurare che oltre l’80% dei pazienti in codice rosso viene assistito, in contesto appropriato di risposta tempo dipendente, da equipaggi sanitari del SET 118 aventi a bordo medico ed infermiere, ossia in grado di effettuare diagnosi e terapia potenzialmente salvavita, dato di assoluto rilievo qualitativo a livello nazionale ed internazionale.
Contestualmente, proprio grazie all’elevato indice di medicalizzazione e di infermierizzazione degli equipaggi di soccorso del SET 118, la regione garantisce un modello di Sistema che, dati alla mano, svolge obiettiva e preziosa azione di filtro riguardo la gestione sul territorio delle acuzie minori evitando, quindi, un ulteriore incremento della quota di accessi inappropriati al Pronto Soccorso, in quanto visita, tratta e lascia al domicilio almeno il 30% di tutti i pazienti per cui sia stato attivato l’intervento di soccorso.