Proclamato, in Veneto, lo stato di agitazione regionale di tutto il personale dipendente delle sanità pubblica con la richiesta. Lo riferiscono i sindacati (Anaao Assomed – Federazione Cimo-Fesmed – Aaroi-Emac – Fassid [Aipac-Aupi-Simet-Sinafosnr] – Fp Cgil Medici E Dirigenti Ssn – Fvm – Uil Fpl Coordinamento Nazionale Delle Aree Contrattuali Medica, Veterinaria Sanitaria – Anpo-Ascoti-Fials-Medici – Fp Cgil – Uil Fpl) annunciando di avere inviato al Prefetto di Venezia una comunicazione per chiedere la convocazione delle parti per il tentativo di conciliazione con la Regione.
“Si tratta di un’iniziativa praticamente senza precedenti dato che vede la mobilitazione contemporanea e unitaria di tutto il personale sanitario pubblico in servizio nella Regione Veneto”, evidenziano i sindacati in una nota in cui si specifica che la proclamazione dello stato di agitazione “dà seguito al mandato ricevuto dalle
assemblee dei dipendenti” il 3 maggio scorso.
Ecco cosa è stato richiesto al Prefetto della Provincia di Venezia, Vittorio Zappalorto, per scongiurare lo sciopero:
- un piano straordinario di assunzioni del personale Dirigenza Medica, Veterinaria, Dirigenza sanitaria e PTA, del personale sanitario e tecnico del comparto per ristabilire standard di cura ed assistenziali che rispettino la sicurezza dei cittadini e dei lavoratori;
- il rispetto delle prerogative di legge e contrattuali in materia di orario di lavoro, di riposo e di ferie;
- l’applicazione delle normative contrattuali in materia di integrazione di risorse aggiuntive regionali con esigibilità dello 0,8% sul MS 2007, sia per la Dirigenza che per il comparto;
- l’annullamento dei provvedimenti deliberativi che consentono di assumere personale medico in pensione.