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QS Edizioni - giovedì 28 novembre 2024

Regioni e Asl

Cisl Medici: “La Asl utilizza medici precari e non adeguatamente formati nei Pronto Soccorso ospedalieri”

immagine 9 aprile - ”L’Azienda sanitaria di Trento propone ai medici appena diplomati il conferimento di lavoro precario nei pronto soccorso ospedalieri, dove dovrebbe lavorare, a nostro giudizio, solo il miglior personale della dirigenza medica viste le prestazioni complesse a cui sono adibiti tali professionisti per salvare vite umane” afferma il segretario generale Cisl Medici del Trentino, Nicola Paoli.
"Cisl medici prende atto che, con lettera protocollata del 9 aprile 2019 a tutti i medici di medicina generale, l'Azienda sanitaria di Trento propone ai medici appena diplomati per stare nelle sedi di guardia e successivamente fare i medici di base, al contrario, il conferimento di lavoro precario della durata di un intero anno, nei pronto soccorsi ospedalieri, compresi quelli senza punto nascita, dove dovrebbe lavorare, a nostro giudizio, solo il miglior personale della dirigenza medica viste le prestazioni complesse a cui sono adibiti tali professionisti per salvare vite umane". È quanto si legge in una nota del segretario Cisl Medici del Trentino, Nicola Paoli.
 
"Avvisiamo quindi tutta la popolazione - prosegue la nota -, soprattutto quella delle Valli che, contrariamente a quanto pubblicizzato dalla Provincia, rimarranno chiuse dieci sedi di guardia medica per mancanza di medici, mentre nei pronto soccorsi ospedalieri periferici verranno impiegati non solo dirigenti medici che si sono formati dopo almeno cinque anni di specializzazione nel campo dell'Emergenza/Urgenza, ma anche medici di guardia senza alcun curriculum specifico .Nella speranza che quelli che accetteranno Trento non vengano poi dirottati, come accade dall'anno scorso, presso le carceri di Trento".
 
"La Provincia, inoltre, scavalca e nega in Trentino anche la norma dell'Accordo Nazionale della medicina generale che permette solo ai professionisti titolari di guardia a tempo indeterminato di lavorare in PS ma solo dopo aver effettuato un Corso specifico nella Urgenza/Emergenza, con tanto di diploma, per potersi prendere cura dei nostri cittadini. Qui i nostri cittadini - conclude la nota - sono discriminati ai sensi dell'art.32 della Costituzione".
9 aprile 2019
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