E’ morta il 6 gennaio scorso, poche settimane dopo un aborto terapeutico. Sette medici dell'ospedale 'Cervello' di Palermo sono ora iscritti nel registro degli indagati e il presidente della Commissione parlamentare d'inchiesta sugli errori sanitari, Leoluca Orlando, ha scritto all'assessore alla Sanità della Regione Sicilia Massimo Russo chiedendo una relazione sul caso.
“La signora Grazia Maria Livigni, di 32 anni - spiega la nota sulla vicenda diffusa dalla Commissione presieduta da Orlando -, era stata ricoverata nel reparto di ginecologia e ostetricia e, dopo l'aborto avvenuto il 5 dicembre, avrebbe iniziato ad accusare problemi cardiovascolari, a causa dei quali si era recata due volte a pronto soccorso”.
“La Commissione d’inchiesta che presiedo – si legge nella lettera che Orlando ha inviato a Russo - senza pregiudizio per le indagini in corso da parte della competente autorità giudiziaria, intende acquisire ogni dato utile a conoscere lo svolgimento dei fatti, sia in merito alle eventuali criticità organizzative riscontrate, che in ordine ad iniziative amministrative, sanzionatorie e/o cautelari assunte a fronte di eventuali responsabilità individuali. Le chiedo pertanto di trasmettere una relazione recante ogni utile elemento di conoscenza sull’accaduto. La documentazione acquisita sarà valutata per eventuali, ulteriori adempimenti di competenza”.