L’Inmi Spallanzani è uno degli otto vincitori del bando legato al progetto europeo di una programmazione congiunta sulla resistenza antimicrobica (Jpiamr, Joint Programming Initiative on Antimicrobial Resistance). Un riconoscimento importante al peso delle ricerche impostate in materia dall’Irccs specializzato nelle malattie infettive. L’obiettivo del progetto è quello di creare reti transnazionali che sviluppino idee innovative per la realizzazione di un Istituto di ricerca “virtuale” – cioè basato solo su competenze, indipendentemente da una struttura “fisica” - sull’antibiotico resistenza (Amr).
La resistenza agli antibiotici rappresenta una delle maggiori minacce del nostro secolo alla salute e al benessere della popolazione e contro questo pericolo le autorità sanitarie mondiali ed europee sono da tempo impegnate in azioni coordinate che sviluppino risposte adeguate. L'iniziativa di programmazione congiunta sulla resistenza antimicrobica è stata creata nel 2011 da 15 paesi europei inclusa l’Italia, attraverso il Ministero della Salute, con il sostegno della Commissione europea e ora comprende 26 paesi in tutto il mondo.
La Jpiamr finanzia ricerca di base e esplorativa su nuovi antibiotici, gestione degli antibiotici esistenti e studi sul controllo della diffusione della resistenza agli antibiotici tra uomo, animali e ambiente in un'unica prospettiva. Jpiamr coordina i programmi di ricerca su Amr dei Paesi membri attraverso la sua agenda di ricerca strategica e con il contributo del programma Innovative Medicine Initiative (Imi) e di una rete di organismi, agenzie e industrie non governative.
Il programma dell’INMI che è risultato vincitore ha nome Connect (inCreasing cOmmunicatioN, awareNEss and data sharing in a global approaCh against resisTance) ed ha la finalità di sviluppare modelli per aumentare la comunicazione, la consapevolezza e la condivisione dei dati in un’ottica di approccio globale contro la resistenza agli antibiotici.
Partecipano al progetto 15 istituti di ricerca di diversi paesi (13 Europei più la Turchia e la Tanzania). Con questo risultato, che arriva nel corso della “Settimana della resistenza antimicrobica” in cui Oms, Fao e Oie chiedono un approccio sempre più globale al problema, l’Istituto Nazionale per le Malattie infettive Lazzaro Spallanzani consolida la leadership anche in un settore di vitale importanza quale quello della resistenza agli antibiotici.