Inaugurato ieri pomeriggio, al Policlinico San Matteo di Pavia “3D4MED”, il primo laboratorio clinico di stampa 3D in Italia e una delle prime realtà del genere in campo internazionale. Grazie all’elaborazione dei modelli anatomici in 3D, i chirurghi del San Matteo possono studiare la migliore strategia da adottare negli interventi operatori.
La presentazione è avvenuta alla presenza di
Nunzio Del Sorbo, direttore generale del San Matteo, di
Fabio Rugge, rettore dell’Università di Pavia, e di
Fabrizio Sala, vicepresidente di Regione Lombardia con delega alla ricerca, innovazione, università, export e internazionalizzazione.
“L’offerta del laboratorio - ha sottolineato Andrea Pietrabissa, direttore della Chirurgia seconda del San Matteo - nasce dall’ampia esperienza maturata a partire dal 2011, grazie all’avvio di una proficua collaborazione tra la mia struttura e il Dipartimento di Ingegneria Civile e Architettura dell’Università di Pavia, con il supporto fondamentale di Ferdinando Auricchio. Le competenze ingegneristiche e mediche sono i due grandi ingredienti fondamentali che hanno permesso di studiare e comprendere le potenzialità della stampa 3D, per arrivare nel tempo a strutturarle in un’offerta integrata nella realtà clinico-assistenziale del San Matteo”.
Dal 2011 ad oggi sono stati oltre 120 i modelli prodotti, provenienti da diversi settori clinico-chirurgici: chirurgia addominale, vascolare, otorino-laringoiatrica ed ortopedica sono alcuni esempi dell’applicazione della stampa 3D alla realizzazione di modelli anatomici destinati alla chirurgia. Con
l’inaugurazione del laboratorio ora questa attività si svolgerà in maniera più organica e strutturata.
“Il laboratorio clinico di stampa 3D - ha detto Fabrizio Sala - è l’esempio di come ricerca e innovazione possano produrre un risultato eccezionale come questo, di concerto con l’Università di Pavia e i centri di ricerca. Soltanto puntando sulla ricerca è possibile creare sviluppo”.
Sala ha anche annunciato che nei prossimi giorni la Giunta regionale approverà un bando di 50 milioni per sostenere progetti di ricerca applicata all’innovazione. “Il nostro ‘Premio Lombardia è ricerca’ dell’8 novembre va proprio in questa direzione. Premiamo le eccellenze che con le loro scoperte scientifiche, legate alla medicina personalizzata sono riuscite a raggiungere risultati incredibili per sconfiggere malattie rare”.
I 50 milioni di euro che verranno saranno destinati a 10-15 progetti che svilupperanno un brevetto e lo metteranno in moto sul mercato. “Premieremo i migliori, che dovranno essere in grado di fare rete e collaborare con i centri di ricerca e con tutto il mondo accademico”.