Anaao Assomed annuncia, con “grande soddisfazione”, la decisione del Tar Piemonte di accogliere l’istanza cautelare e sospendere la delibera regionale che avrebbe esteso alle strutture private accreditate la possibilità di prescrivere visite ed esami attraverso le ricette dematerializzate. Per i giudici, infatti, le questioni poste dal ricorso
“alla luce della normativa in vigore, prima facie, non sembrano sprovviste di profili di fumus boni iuris” e “presentano aspetti di complessità la cui trattazione non appare compatibile con la presente fase cautelare”.
Il ricorso, sostenuto dall’Anaao e presentato dallo Smi, era stato motivato dalla preoccupazione di un possibile aumento ingiustificato di spesa, derivante dal cortocircuito tra prescrittore ed erogatore con interessi economici, a danno dei cittadini e del servizio pubblico.
“Il rischio di auto-induzione di prestazioni, inappropriate ma remunerative, da parte di alcune strutture accreditate ed il possibile depotenziamento della Regione nel suo ruolo di controllore della spesa hanno indotto Anaao a scendere in campo ed unirsi allo SMI per impugnare la delibera”, spiega il sindacato.
Il Tar si esprimerà con sentenza di merito il 5 Dicembre 2018.
“Dopo questa ordinanza del TAR, ci auguriamo che la Regione inizi, per le future dgr, a confrontarsi con i medici ed i sindacati”, conclude l’Anaao.