Ancora polemiche sui commissariamenti in sanità. Dopo le
frasi del Ministro pronunciate il mese scorso in Campania in cui la Grillo aveva manifestato la sua contrarietà al
doppio ruolo del presidente-commissario, ora il dibattito entra nel vivo in Molise. La Regione, che è commissariata, da dopo le elezioni regionali è però priva del commissario alla sanità. A reclamare il ruolo è il nuovo presidente della Regione
Donato Toma che oggi attacca il Ministro della Salute.
“Mi arrivano notizie che il ministro Grillo non sia intenzionato a propormi al Consiglio dei Ministri come commissario ad acta per la Sanità. Mi auguro che il Consiglio dei Ministri non accetti questa idea. Come ho rappresentato alla Conferenza delle Regioni e come la stessa ha votato all'unanimità in un documento, il commissario ad acta per la Sanità di una Regione deve coincidere con il presidente della Regione stessa. Ci sono delle condizioni talmente complesse e specifiche che, anche secondo quanto previsto dalla legge, possono essere portate avanti solo da un presidente di Regione. Gli ultimi anni ci hanno dimostrato come le Regioni con i governatori nominati commissari ad acta, penso al Lazio e all'Abruzzo, abbiano ottenuto buoni risultati". Ha detto Toma, come riporta l’Agenzia
Dire, a margine della Conferenza delle Regioni.
All'origine "credo ci siano motivazioni politiche - ha aggiunto - Le questioni tecniche propendono per questa soluzione in quanto il Consiglio dei ministri nominerà un commissario e un subcommissario ad acta che sviscererà più questioni prettamente tecniche e si porrà in Regione a garanzia delle direttive del tavolo tecnico. Per cui la questione del commissario ad acta presidente o non presidente è prettamente politica. Mi dispiace perché questo è il mio governo di riferimento. Io non ne faccio una questione politica ma di opportunità e decoro della gente molisana”.