Contraccezione gratuita per ragazzi e ragazze fino a 24 anni nei consultori pubblici e privati accreditati della Lombardia. È un impegno assunto ieri dalla Regione Lombardia approvando un ordine del giorno all'assestamento al bilancio regionale 2018 - 2020 presentato dal PD, prima firmataria la consigliera regionale
Paola Bocci.
L'ordine del giorno numero 99, che mira a sostenere la prevenzione delle malattie sessualmente trasmissibili, soprattutto tra i giovani, e la procreazione responsabile. Ciò significa “implementare e valorizzare la rete dei consultori pubblici”, applicare pienamente la legge 194/98 nella parte che riguarda la prevenzione, per le donne italiane e straniere e, infine, permettere a ragazze e ragazzi fino ai 24 anni di età di ottenere gratuitamente, presso i consultori, sia la consulenza del medico o dell'ostetrica, sia “il metodo contraccettivo più idoneo” (preservativo maschile, preservativo femminile e tutti i farmaci ormonali per la donna).
“È responsabilità delle istituzioni fare di tutto sia per evitare le conseguenze tragiche di una malattia devastante come l'HIV, sia per rendere i giovani più consapevoli delle proprie scelte, che non devono essere dettate dalla condizione economica. Negli ultimi anni si è abbassata notevolmente la guardia sull'HIV – dichiara Paola Bocci - e ciò diventa un problema rilevante soprattutto per le giovani generazioni. Sostenere consultori e contraccezione significa anche intervenire sulla fascia delle giovanissime dove le interruzioni di gravidanza, generalmente in declino da anni, faticano a diminuire. La Lombardia può finalmente seguire una strada già intrapresa da altre regioni come il Piemonte e l'Emilia Romagna e oggi siamo riusciti a ottenere un impegno importante da parte della Regione, in controtendenza rispetto agli anni passati. Solleciteremo sempre la giunta regionale a tenere alta l'attenzione alla tutela nei confronti dei giovani e delle donne”.
Il PD ha anche ottenuto l'approvazione di un emendamento, sempre a prima firma della consigliera Bocci, che incrementa le risorse di 200mila euro per la rete dei centri antiviolenza.