“Garantire la sicurezza delle future mamme e dei neonati. È questo il monito che l’Asl di Vercelli ha il dovere di perseguire ed è per tale ragione che a causa della nota e grave carenza di specialisti, in particolari ginecologi e pediatri, dall’1 agosto fino al 30 settembre, viene sospesa in via temporanea l’attività della sala parto e del pronto soccorso ostetrico e ginecologico presso il punto nascita di Borgosesia. Continuano ad essere garantiti tutti i servizi di assistenza in ambulatorio e consultorio - sia pre- parto che post- parto – e le attività ambulatoriali pediatriche”. Lo comunica la Asl di Vercelli in una nota
Per questo periodo l’Asl di Vercelli ha attivato un piano per accompagnare le donne in procinto di partorire nei mesi di agosto e settembre e assicurare loro una presa in carico completa e personalizzata. In queste ore tutte le future mamme sono state, infatti, contattate dagli operatori dell’Asl di Vercelli ed è stato fornito loro anche il nome di un’ostetrica di riferimento che avrà il compito di seguire la futura mamma fino al momento del parto che avverà presso l’altro punto nascita dell’Azienda.
In tale periodo a Borgosesia saranno sempre presenti personale ostetrico e ginecologo per le attività di ambulatorio e consultorio diurne. Inoltre vi sarà sempre un’ostetrica h 24 per valutare eventuali situazioni particolari di urgenza che possano determinarsi e che richiedano un intervento più immediato, prevedendo il trasferimento della partoriente presso il punto nascita più adeguato in base alle condizioni cliniche, garantendone l’accompagnamento in ambulanza. Verranno inoltre messi a disposizione, a carico dell’ASl VC, alloggi temporanei a Vercelli per potere assicurare un monitoraggio giornaliero a quelle donne per le quali lo specialista ha già sconsigliato di tornare a casa.
“Una decisione necessaria”, ha sottolineato il direttore generale dell’Asl Vc Chiara Serpieri. “In questo momento di criticità determinato dalla carenza di personale – ha proseguita come responsabile dell’Azienda, ma soprattutto come donna e come madre, ribadisco che abbiamo il dovere di adottare tutte le azioni per tutelare le nostre pazienti e assicurare la possibilità di poter contare su un percorso nascita sicuro e un accompagnamento al parto sostenuto da tutti i professionisti che servono”.