“La paziente, come previsto dalle disposizioni ministeriali, rimarrà ricoverata da oggi, giorno dell’assunzione della pillola abortiva, fino a sabato prossimo, quando le verrà somministrato il farmaco per l’espulsione dell’embrione. Ovviamente viene ricoverata per tre giorni, ma se eventualmente decidesse di chiedere di andare via prima firmando per essere dimessa, noi non potremmo opporci”. A riferirlo è Lindo Zarelli, direttore sanitario dell’ospedale Grassi di Ostia, dove oggi per la prima volta nel Lazio è stata somministrata la pillola abortiva Ru486.
Zarelli ha spiegato che “la paziente potrebbe appellarsi all’articolo 32 della Costituzione, secondo cui nessuno può essere obbligato a un determinato trattamento sanitario”.
Ieri il presidente della Regione Lazio, Renata Polverini, in merito alla vicenda aveva annunciato la convocazione della giunta regionale per varare le linee guida per la somministrazione della Ru486 negli ospedali.
In questo senso, l’indicazione della Regione, è per l’applicazione a pieno titolo della legge 194, quindi ricovero obbligatorio di tre giorni in ospedale.
Articoli correlati
Ru486: Polverini, pronte linee guida per la Regione Lazio