Non è una bocciatura, ma una richiesta di approfondimenti.
Il direttore dell'Area Vasta 3 dell’Asur (Azienda Sanitaria Unica Regionale) Marche
Alessandro Maccioni getta acqua sul fuoco dopo il parere dell’Agenzia regionale per la protezione ambientale della Regione Marche si è espressa sulla localizzazione del nuovo ospedale unico dell'Area vasta 3.
La scelta, lo scorso ottobre era caduta sulla contrada della Pieve a Macerata, un’area considerata baricentrica rispetto a tutta la provincia di Macerata sulla base di uno studio tecnico che aveva contabilizzato i tempi di percorrenza da e per tutti i centri per cui la nuova struttura sarà di riferimento.
“L’Agenzia Regionale per la protezione ambientale della Regione Marche con una lettera ha preso atto delle analisi dell’Asur e suggerisce ulteriori approfondimenti procedendo con una vera e propria caratterizzazione del sito che la Conferenza dei Sindaci di Macerata ha indicato per l’ubicazione del nuovo ospedale”, ha chiarito Maccioni.
“L’Arpam, nel documento, spiega che per avere risultati certi occorrerà effettuare un’analisi di rischio sito-specifica, che dovrà considerare i livelli di tossicità, il grado di mobilità, la persistenza nelle diverse matrici ambientali dei contaminanti rilevanti, le vie di esposizione, e i recettori o bersagli della contaminazione, e infine definire e individuare il c.d. punto di conformità ed il livello di rischio accettabile”.
È stata l'Asur, ha ricordato Maccioni, su indicazione della Regione Marche, ad avviare i carotaggi per avere informazioni precise sull'area della Pieve. “Oggi l’Arpam ha definito un percorso per avere ulteriori approfondimenti sulla porzione del sito dove l'Asur ha predisposto le analisi. Per snellire il più possibile i tempi l'Asur continuerà sul percorso indicato dalla Conferenza dei Sindaci, ed effettuerà carotaggi su altre aree della Pieve per verificarne l’idoneità”.