“Oggi il Ministero della Salute ci ha confermato che, ancora una volta, il fabbisogno espresso dalle Regioni di medici specialisti da formare per il triennio accademico 2017-2020 non sarà soddisfatto. A fronte di una richiesta di 8.569 posti all’anno, infatti, la bozza di Accordo Stato-Regioni prevede l’assegnazione di soli 6200. Mancano dunque all’appello 2369 posti, dei quali il 40% sono quelli richiesti da Regione Lombardia. Una situazione che – come ho spiegato oggi in Commissione - rischia di far implodere il sistema sanitario se non sarà affrontata e risolta dal nuovo Governo”.
Lo ha detto l’assessore al Welfare di Regione Lombardia,
Giulio Gallera, al termine della seduta della Commissione Salute, che si è svolta, questa mattina, a Roma.
Punti nascita a rischio. “Abbiamo fatto presente – ha continuato - che se non riusciremo a far fronte alla carenza generale di alcune figure specialistiche come ad esempio pediatria, ginecologia e ostetricia, la chiusura di numerosi punti nascita sarà inevitabile. Una criticità sulla quale dovrebbe concentrarsi il Miur nella distribuzione dei posti”.
Tavoli tecnici. “Per questo come Regioni – ha concluso l’assessore – abbiamo anche chiesto di attivare dei tavoli tecnici congiunti con Ministero della Salute e Miur, antecedenti l’adozione dell’Accordo Stato-Regioni”.