Si è svolto oggi presso la Regione Lazio un incontro tra l’assessore alla Sanità e l’Integrazione Socio-sanitaria
Alessio D’Amato, il direttore generale di Agenas (Agenzia Nazionale per i Servizi Sanitari Regionali)
Francesco Bevere e i direttori generali delle Asl accompagnati dai responsabili della prevenzione della corruzione delle Aziende sanitarie.
L’obiettivo era quello di fare il punto sui Piani di prevenzione della corruzione in sanità adottati dalle Asl.
“Una buona pratica in materia di trasparenza e integrità, quella promossa oggi dalla Regione Lazio”, ha dichiarato Bevere.
“L’analisi dello stato dell’arte dell’applicazione del Piano Nazionale Anticorruzione presso gli Enti del Servizio sanitario, a poche settimane dall’insediamento della Giunta regionale, è un segnale forte della volontà di accelerare quel cambiamento culturale, necessario a neutralizzare e prevenire fenomeni di corruzione o di cattiva gestione. Nel Lazio, come in altre Regioni del Nord e Sud Italia, si sta facendo sempre più strada la consapevolezza che l’applicazione delle misure contenute nella sezione sanità del Piano Nazionale Anticorruzione, frutto della collaborazione tra Anac, ministero della Salute e Agenas, è la principale leva di cui dispone il sistema sanitario per tutelare quelle aree a rischio, come i contratti pubblici, gli incarichi e le nomine dei primari, la gestione delle spese e del patrimonio immobiliare, da possibili fenomeni che interferiscono con il rispetto delle regole e dei comportamenti delle organizzazioni”, ha aggiunto.
“Un apprezzamento va all’Assessore alla Sanità della Regione Lazio, Alessio D’Amato, per aver inserito tra le sue priorità quella di garantire trasparenza anche ai comportamenti organizzativi, affinché si possa tracciare e verificare come le risorse in sanità vengano utilizzate con l’unico scopo di migliorare la salute dei cittadini e il sistema sanitario nel suo complesso”, ha concluso il direttore generale di Agenas.