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QS Edizioni - lunedì 25 novembre 2024

Regioni e Asl

Diabete. Per 27 mila pazienti pugliesi accesso a tecnologie di monitoraggio a carico della Regione

immagine 20 marzo - Si tratta dei dispositivi, compresi nei nuovi Lea, per il  monitoraggio flash e in continuo della glicemia e i sistemi integrati con il microinfusore di insulina. La delibera riguarderà solo una quota dei pazienti, che in Puglia sono complessivamente 301.275. Emiliano: “Importante traguardo per i malati”.
I dispositivi, compresi nei nuovi Lea, per il  monitoraggio flash e in continuo della glicemia nei pazienti affetti da diabete e i sistemi integrati con il microinfusore di insulina (indicato poi come Sistema integrato microinfusore e sensore per il monitoraggio del glucosio interstiziale in continuo) saranno da oggi anche in Puglia a carico del Servizio Sanitario Regionale. Il numero di pazienti destinatari di tale tecnologia è stimato a livello regionale in un massimo di circa 27.000 di cui circa 800 in età pediatrica. Una quota, dunque, dei malati pugliesi, che sono complessivamente 301.275 tra soggetti affetti da diabete di tipo 1 e 2.

La delibera approvata dalla Giunta è stata presentata dal presidente della Regione Michele Emiliano insieme con il direttore del Dipartimento regionale Politiche della salute, benessere sociale e sport per tutti, Giancarlo Ruscitti; il commissario straordinario dell'Aress Giovanni Gorgoni e il responsabile scientifico, Direttore dell’Endocrinologia del Policlinico di Bari, prof. Francesco Giorgino. Illustrate anche “le nuove linee guida per l’utilizzo dei dispositivi per la somministrazione dell’insulina e il monitoraggio in continuo della glicemia nei pazienti affetti da diabete”, linee guida elaborate e approvate dal Tavolo tecnico regionale sulla diabetologia.
 
“Un traguardo importante”, ha commentato Emiliano. Che permetterà ai pazienti, soprattutto minori diabetici (4/18 anni) e particolari categorie di adulti che rientrano nei criteri individuati dalle evidenze scientifiche, di trarre vantaggio da un monitoraggio non invasivo della glicemia.

“La delibera che abbiamo approvato in Giunta è un provvedimento che consente equità, eguaglianza e giustizia – ha proseguito il presidente della Regione – e di questo devo ringraziare tutti coloro che hanno partecipato al Tavolo tecnico HTA il cui responsabile scientifico è stato il prof. Giorgino. Ma la cosa più straordinaria è stata la metodologia utilizzata per arrivare al risultato che stiamo presentando oggi. Un metodo di lavoro nel quale le associazioni dei pazienti, i tecnici, gli accademici hanno consentito alla Giunta, in un rapporto virtuoso tra la decisione politica e l’approccio scientifico alla decisione politica, di adottare un provvedimento all’avanguardia nel nostro paese. Speriamo che il principio di eguaglianza dei cittadini pugliesi di fronte al sistema sanitario nazionale, consenta a tutti di utilizzare queste nuove tecnologie che rendono la vita migliore. I pazienti siamo noi, quando i pazienti stanno meglio e le loro patologie croniche, come in questo caso, sono gestite bene, essi possono fare tantissime cose per tutto il resto della comunità”.

Per il prof. Francesco Giorgino, Responsabile scientifico del Tavolo tecnico si tratta “di un importante passo in avanti, voluto dalla Regione Puglia, per consentire alle persone affette da diabete di utilizzare dispositivi ad alta tecnologia per la prevenzione delle ipoglicemie e la ottimizzazione della terapia con insulina, così che ogni paziente possa avere la soluzione più idonea al proprio problema di salute.”

Il prof. Giorgino poi ha voluto sottolineare la bontà del metodo utilizzato: “Un approccio assolutamente scientifico e un tavolo tecnico con tutti gli specialisti del settore, insieme con le associazioni dei pazienti, che ha redatto un documento tecnico che la Regione ha recepito. I politici quindi hanno ascoltato i tecnici, chi lavora e chi vive la malattia. Questo è quello che dovrebbe accadere in un mondo ideale e che qualche volta accade. In questo caso è accaduto in Puglia. Ed è certamente per noi un momento storico”.

“Con questo lavoro – ha aggiunto il commissario straordinario dell’Aress Giovanni Gorgoni - abbiamo disciplinato la modalità di prescrizione e di assegnazione dei dispositivi, oltre l’individuazione della tipologia di bisogno. L’aspetto innovativo sta nell’aver messo insieme, da un lato le rigide procedure HTA che richiedono garanzie di trasparenza e garanzie procedurali, dall’altro sia i saperi e le conoscenze dei clinici di Puglia (endocrinologi, diabetologi e società scientifiche) che il punto di vista, a noi più caro, dei pazienti. Quindi un tavolo congiunto in cui le associazione dei familiari non erano un semplice complemento, ma comprimari a pieno titolo. Una partecipazione fattiva che ha prodotto un procedimento amministrativo”.

Il direttore del Dipartimento regionale Politiche della Salute Giancarlo Ruscitti ha parlato di “un percorso amministrativo fortemente innovativo e complesso all’interno del quale occorreva essere attenti nel verificare la bontà della tecnologia attraverso gli studi e le evidenze scientifiche. Grazie al prezioso lavoro del Tavolo tecnico coordinato dal prof. Giorgino, abbiamo raggiunto oggi un traguardo importante per tutti i pazienti diabetici pugliesi”.

Il lavoro del Tavolo tecnico regionale, poi trasformato in delibera approvata dalla Giunta regionale (n. 387 del 13/03/2018) ha riguardato, in condivisone anche con i rappresentanti delle associazioni pazienti diabetici, non solo le modalità di accertamento del diritto alla prestazioni, le modalità di fornitura dei prodotti e i quantitativi massimi concedibili ma anche la riorganizzazione intera del sistema di assistenza dei pazienti affetti da diabete con  tali dispositivi, nel rispetto del principio di equità intesa come omogeneità delle cure sull’intero territorio regionale. In ciascun luogo ci si rechi cioè, le prestazioni e l’accesso alle tecnologie dei dispositivi per il monitoraggio in continuo della glicemia e per l’infusione dell’insulina cure sarà uguale per tutti.

Le tecnologie innovative sono particolarmente importanti nell’utilizzo dei dispositivi per la malattia diabetica per migliorare la qualità della vita dei pazienti. Lo studio si è soffermato su quattro dispositivi, le Pompe per l'infusione continua di insulina (microinfusori), il Sistema integrato microinfusore e sensore per il monitoraggio del glucosio interstiziale in continuo (SAP), i Sistemi per il monitoraggio del glucosio interstiziale in continuo e la Terapia insulinica iniettiva con ago-cannula sottocutanea.

Tra gli altri obiettivi principali del lavoro del Tavolo ci sono l’individuazione dei criteri di appropriatezza di utilizzo di questi dispositivi in accordo con le più recenti linee guida nazionali ed internazionali, la definizione di criteri per l’identificazione della relativa rete dei centri prescrittori e il censimento sul territorio dei principali elementi strutturali ed organizzativi necessari per la gestione e presa in carico di persone affette da diabete e utilizzatrici di tecnologie per la somministrazione di insulina sottocutanea.
20 marzo 2018
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