Il Tar Lazio e il Consiglio di hanno stabilito che la retribuzione dei medici ex condotti debba essere equiparata a quella dei medici dipendenti. Per questo la legge di Bilancio 2018 ha stanziato 500mila euro per il 2018 e un milione per il 2019 e per il 2020, che consentono la perequazione rispetto alle voci dei dipendenti della retribuzione individuale di anzianità (RIA), indennità integrativa speciale (ISS), indennità di specificità medica (ISM) e retribuzione di posizione.
Applica queste previsioni lo schema di decreto del ministero della Salute approdato in Stato-Regioni – ma le Regioni chiedono il rinvio del punto – che individua i criteri di riparto delle risorse e assicura il relativo monitoraggio.
In criteri individuati sono:
a) assegnazione delle risorse alla singola Regione e Provincia autonoma, in proporzione al numero dei soggetti che ne hanno diritto nel limite dell'autorizzazione di spesa previsto dalla legge di bilancio;
b) corresponsione delle risorse, secondo scaglioni determinati sulla base dell'anno in cui è maturato il relativo diritto nel limite dell'assegnazione prevista.
E per consentire di applicare le scelte fatte e il monitoraggio che la stessa legge di Bilancio prevede come preliminare all’assegnazione, le Regioni e le Province autonome, ogni sei mesi, trasmettono al ministero della Salute una relazione sulle risorse corrisposte ai beneficiari.