Con un decreto firmato lo scorso 31 gennaio dall’assessore alla Salute Ruggero Razza la Regione Sicilia ha sbloccato oltre 223 milioni di euro finalizzati ad ammodernare il patrimonio sanitario .
Il piano era stato approvato lo scorso novembre e prevede 59 interventi di edilizia sanitaria: lavori di riqualificazione, acquisti da destinare a fini sanitari, costruzioni ex novo di strutture e l’acquisto di arredi e attrezzature.
Ecco gli interventi più corposi (l’elenco completo è disponibile nel testo della delibera):
-
21 milioni per la realizzazione del nuovo presidio sanitario ad Alcamo;
-
14 milioni per l’adeguamento a norma del pronto soccorso del S.Antonio Abate di Trapani;
-
13,426 milioni per l’acquisto di attrezzature specialistiche per pronto soccorso, emergenza medico-chirurgica, accettazione, rianimazione, centro trasfusionale e poliambulatorio del P.O. G.Rodolico di Catania;
-
13,010 milioni per adeguamento e messa a norma del padiglione A del P.O. Cervello di Palermo;
-
13 milioni per realizzazione di II stralcio di completamento ospedale pediatrico Di Cristina di Palermo;
-
12,9 milioni per la realizzazione di una struttura poliambulatoriale presso il P.O. Cannizzaro di Catania;
-
10,914 milioni per l’acquisto di una struttura nel comune di Bagheria per accogliere in un’unica struttura distrettuale vari servizi sanitari (Casa della Salute).
Per la realizzazione delle opere, gli oneri a carico dello Stato sono pari al 95% dell'importo finanziato (211 milioni e 788 mila euro), mentre il 5% è a carico della Regione Siciliana (11 milioni e 146 mila euro).