La Regione del Veneto ha emanato un bando per finanziare con 300.000 euro progetti di ricerca innovativi sugli effetti delle sostanze perfluoroalchiliche (Pfas) nella specie umana.
Il bando è stato pubblicato all'inidirzzo https://www.corisveneto.com/bandopfas sul sito web del Consorzio per la Ricerca Sanitaria (Coris), un Consorzio di enti pubblici senza scopo di lucro interamente finanziato dalla Regione del Veneto, e sul sito della Regione al link
http://www.regione.veneto.it/web/sanita/igiene-e-sanita-pubblica.
“Su questo fronte – dice l’assessore alla Sanità
Luca Coletto – la Regione Veneto sta portando avanti un grande lavoro di squadra tra le competenze dell’Ambiente e quelle della Sanità, che ha raggiunto obbiettivi concreti e importanti. Ora mettiamo in campo un forte investimento sulla ricerca sanitaria”.
“Decine di migliaia di persone a suo tempo esposte a Pfas tramite l’acqua contaminata – aggiunge l’assessore - stanno usufruendo di controlli sanitari gratuiti offerti dalla Regione. Tuttavia, gli effetti delle sostanze Pfas sulla salute vanno studiati ancora a fondo, anche perché lo screening sulle persone dovrà giocoforza durare anni e il progresso delle conoscenze in materia consentirà di migliorare gli interventi di prevenzione e cura a beneficio della popolazione esposta”.
Gli studi potranno durare al massimo 24 mesi e dovranno essere in grado di produrre risultati rapidamente trasferibili al contesto regionale, contribuendo al processo di valutazione del rischio dell'inquinamento da Pfas.
Più in dettaglio, i progetti dovranno rientrare in una delle due aree tematiche:
1. comprensione della tossicocinetica delle Pfas nella specie umana, con particolare riguardo alla distribuzione nei diversi tessuti
2. studio dell’associazione tra dose interna di Pfas e indicatori antropometrici e bioumorali nella specie umana, anche utilizzando dati già disponibili a livello regionale.
Il bando incoraggia la creazione di collaborazioni tra diversi enti sanitari e di ricerca, sia nazionali sia internazionali, ma con un forte radicamento nel territorio: infatti almeno uno degli enti che partecipano al progetto dovrà avere sede in Veneto. L'intera procedura di selezione dei progetti e di rendicontazione dei risultati si svolgerà in Inglese.
Le candidature pervenute saranno esaminate da esperti indipendenti reclutati nel panorama scientifico internazionale e ignari dell'identità dei proponenti, a garanzia di una valutazione competente e imparziale. La scadenza per l’invio delle candidature è prevista per il 19 marzo 2018.