“Recatosi in ospedale per sottoporsi ad una visita di controllo successiva ad un intervento chirurgico a cui era stato sottoposto […] è stato prima preso in giro dal chirurgo – che ironizzava in maniera volgare sulla funzionalità e l’utilità dei suoi organi genitali – e poi non è riuscito ad ottenere dallo stesso risposte chiare a domande specifiche circa le inferenze tra decorso post-operatorio e la possibilità di svolgere una normale vita sessuale: il medico infatti ha reagito stizzito ai quesiti, definendo in maniera irritata l’omosessualità come una “patologia”, fino a strappare l’impegnativa per ulteriori accertamenti”.
È quanto sarebbe accaduto a un ragazzo omosessuale all’ospedale Cotugno di Napoli secondo quanto denunciato dall’Arcigay della città partenopea.
“In merito a quanto denunciato dall’Arcigay di Napoli, l’Azienda Ospedaliera dei Colli ha avviato una indagine interna per verificare il fatto denunciato e per prevenire ogni eventuale ed ulteriore episodio discriminante”, ha dichiarato il direttore generale dell’Azienda Ospedaliera dei Colli Giuseppe Matarazzo. “Una volta accertati i fatti saranno presi gli eventuali provvedimenti del caso”, ha concluso.
11 gennaio 2018
© QS Edizioni - Riproduzione riservata