Pronto il riparto di 30.990.000 euro per l’assistenza agli stranieri presenti sul territorio nazionale non in regola con le norme relative all'ingresso e al soggiorno. Il ministero della Salute ha sottoposto alle Regioni per l’intesa – su cui i governatori hanno però chiesto all'ultimo momento il rinvio del punto – la proposta di riparto per il Cipe che prevede una assegnazione secondo le regole stabilite dal tavolo tecnico costituito da rappresentanti regionali (Campania, Lazio, Marche, Toscana, Umbria e Veneto) della Conferenza delle regioni e delle province autonome e dai ministeri della Salute e dell’Economia:
1) 15.495.000 euro in base alla spesa sostenuta per i ricoveri di donne di età compresa tra 11 e 55 anni con codice STP (Straniero temporaneamente presente), rilevata dal flusso SDO, in relazione all'MDC 14 (gravidanza, parto e puerperio), per l'anno 2016, secondo le seguenti modalità:
- codice STP valido (codice B) per il 100% del relativo valore;
- codice STP non valido o non assegnato (Codice F) per il 25% del relativo valore;
- dimissioni senza alcun codice identificativo della persona (codice G) per il 25% del relativo valore.
2) 15.495.000 euro di cui:
- 20% del predetto importo ripartito in base a1 numero degli stranieri irregolari intercettati sul territorio (fonte: Ministero dell'interno, anno 2016):
- restante 80% ripartito in base alla stima degli irregolari presenti sul territorio nazionale effettuata dall'Università di Milano-Bicocca, aggiornata al 1 gennaio 2016.
La legge 286/1998 stabilisce i campi essenziali di prestazioni a carico del Ssn per gli stranieri irregolari, che sono:
1. tutela sociale della gravidanza e della maternità, a parità di trattamento con le cittadine italiane;
2. tutela della salute del minore;
3. vaccinazioni, secondo la normativa e nell'ambito di interventi di campagne di prevenzione collettiva autorizzati dalle regioni;
4. interventi di profilassi internazionale;
5. profilassi, diagnosi e cura delle malattie infettive ed eventuale bonifica dei relativi focolai.