Il Soccorso Alpino Sloveno e il Soccorso Alpino di Cave del Predil hanno avviato oggi un percorso di condivisione di procedure di soccorso con elicotteri che permette di avvalersi, a seconda delle necessità, del mezzo sloveno o di quello di proprietà del Friuli Venezia Giulia.
Grazie all'esercitazione che si è svolta questa mattina a Bovec, alla presenza dell'assessore regionale alla Salute, Vladimir Kosic, sono state approfondite le necessità tecniche che porteranno a breve all'adozione di un protocollo comune tra i due soccorsi da applicare anche in altro ambiente, oltre a quello più estremo della montagna.
"L'esercitazione di oggi è l'inizio di un impegno concreto affinché, da cittadini europei quali siamo, possiamo tempestivamente occuparci di salvare vite in pericolo nel territorio montano di confine - ha spiegato Kosic -. Spesso, nel passato, attendere le procedure e le autorizzazioni ha richiesto tempo che sarebbe potuto essere impiegato utilmente per evitare tragedie. A tal fine implementeremo gli accordi già stipulati tra la nostra Protezione civile e quella della Slovenia, interessando, se necessario, anche il Ministero degli Esteri". "Condividere le professionalità e l'elevato livello tecnico dell'equipaggio di elicottero sloveno e dell'elisoccorso regionale del Friuli Venezia Giulia - ha sottolineato il responsabile dell'Elisoccorso regionale, Elio Carchietti - offre ai due popoli confinari una doppia disponibilità di risorse in caso di necessità”.
L'impegno della Regione Friuli Venezia Giulia per una gestione transfrontaliera del soccorso non si limita, però, ai rapporti con la Slovenia ma punta ad allargare il protocollo anche alla Carinzia. "Ne abbiamo recentemente affrontato la questione proprio in occasione di un convegno a Villacco sulla formazione a livello transfrontaliero dei professionisti della sanità – ha confermato Kosic - e abbiamo posto tra le priorità quella della migliore gestione della salute in territorio montano".