Per il momento è una semplice proposta, ma a breve arriverà anche un’interrogazione per far sì che all’interno della carta sanitaria elettronica della Toscana “siano contenute anche le terapie che la persona è disponibile ad accettare, il testamento biologico, la volontà di essere cremato, la forma del commiato funebre prescelta, la disponibilità alla donazione di organi e tessuti”.
L’idea è stata lanciata da Mauro Romanelli, consigliere regionale Federazione della Sinistra-Verdi, che ha annunciato un’interrogazione in merito insieme ai colleghi Monica Sgherri e Paolo Marini.
Per gli esponenti della sinistra “sarebbe un bel segnale di civiltà da parte della nostra regione, iniziare a dibattere su questi temi e su come portarli a soluzione pratica”. Un segnale in attesa che il testo sulle dichiarazioni anticipate di trattamento, Ddl Calabrò già licenziato dal Senato e dalla commissione Affari sociali della Camera, arrivi al voto dell’assemblea di Montecitorio.
Da Romanelli, Sgherri e Marini – informa una nota – l’auspicio che “la Giunta voglia anche attivare rapidamente un tavolo di consultazione con le associazioni di cittadini che si occupano di testamento biologico e disposizioni di fine vita”.
S.S.