Le condizioni della bambina
ricoverata lo scorso sabato all'ospedale Regina Margherita di Torino per un sospetto caso di tetano sono migliorate nelle ultime ore. Sedata, ma non intubata, è stata sottoposta ad una serie di accertamenti. "È stazionaria e la prognosi è riservata ma ci sono segnali di ottimismo, le cure stanno facendo effetto - dice il professor
Giorgio Ivani, primario della Rianimazione a
La Stampa - Penso che già nelle prossime ore potrà lasciare il reparto per una sistemazione meno intensiva".
Trattandosi di un sospetto caso di tetano, i medici hanno cercato anche di individuare le circostanze in cui è avvenuta l’infezione, attraverso una ferita. Anche una lesione di piccole dimensioni. "Stiamo indagando anche questo aspetto - afferma Ivani -. In altre parole se la bimba si sia procurata una ferita cadendo o mentre stava giocando in casa. Di fatto non abbiamo ancora la certezza che si tratti di tetano, anche se i sintomi lo fanno pensare. Sulla vicenda invece della vaccinazione, invece, preferisco non entrare nel merito. In ogni caso stiamo facendo delle valutazioni".
Dall’Amedeo di Savoia, struttura specializzata in diagnosi e cura delle malattie infettive, presso cui era stato inviato un campione di sangue della bambina, fanno sapere fanno sapere che i loro laboratori potrebbero non venire coinvolti nell’analisi dei campioni biologici. In realtà l’esame che si può fare in caso di presunto tetano è soltanto relativo alla risposta immunitaria del paziente, per vedere se la tossina sprigionata dal germe ha innescato reazioni di tipo immunitario. È un tipo di indagine, quindi, che può essere fatta anche dalle Molinette e non necessita di laboratori particolari, anche se si tratta di analisi rare ormai.