Importante riconoscimento europeo per la sanità siciliana che è stata scelta per contribuire al progetto "Euregio III" con due esempi di "buone pratiche" nell'uso dei fondi strutturali europei per investimenti nel campo della sanità. I progetti hanno riguardato il miglioramento dei servizi diagnostici e la mappatura dei bisogni basata su evidenza dei flussi epidemiologici. In particolare, quest’ultimo è stato apprezzato per la corretta definizione delle attività di programmazione della spesa che ha portato all'impegno di oltre 100 milioni di euro per l'acquisto di apparecchiature di "alta tecnologia" e alla programmazione di una spesa di 72 milioni di euro per interventi che serviranno a innalzare i livelli di salubrità e sicurezza.
La selezione è stata effettuata da "Euregio III", il gruppo di studio europeo nato con l'obiettivo di supportare la programmazione dei fondi strutturali europei in Sanità. Ed è stato lo stesso presidente di Euregio III, Jonathan Watson, a comunicare la scelta della Sicilia con una lettera inviata all'assessore regionale della Salute, Massimo Russo, nella quale ha epsresso l'augurio "di poter continuare a lavorare con la Sicilia sui temi della salute e dei fondi strutturali europei".
"Un riconoscimento che ci inorgoglisce - ha commentato l'assessore Russo -. È la conferma di come la Sicilia stia continuando a percorrere una strada virtuosa, ottenendo enormi risultati anche in termini di credibilità e fiducia. Abbiamo conquistato l'attenzione di un gruppo di studio indipendente e rigoroso in Europa, per la capacità di programmazione, organizzazione e razionalizzazione della spesa”. “Le nostre aziende sanitarie – ha concluso - avranno la possibilità di dare una maggiore offerta sanitaria in tutta la regione perchè la maggior parte degli investimenti va a colmare carenze di dotazioni tecnologiche nel territorio, contribuendo a ridistribuire l'offerta e a ridurre la migrazione sanitaria”.
Attualmente, infine, ricordiamo che è in fase avanzata di definizione anche il progetto per il collegamento a banda larga di tutte le aziende sanitarie (12 milioni di euro) e si attende il parere della Commissione europea per passare alla progettazione di un intervento che permetterà di dotare di cartella clinica elettronica tutti i posti letto ospedalieri nonché per dotare la Sicilia di uno dei quattro centri di Adroterapia in Italia.