Con Coletto erano presenti il presidente del coordinamento dei collegi degli infermieri del Veneto Franco Vallicella, il vicepresidente Luigino Schiavon, il segretario Fabio Castellan, il tesoriere Luigi Pais Dei Mori e la consigliera Elva Massari. “Come promesso – ha sottolineato Coletto – abbiamo avviato un confronto sereno e collaborativo per definire quello che dovrà essere un cammino di crescita e valorizzazione professionale di queste figure così importanti per il sistema sanitario e per i pazienti. Sul tavolo – ha aggiunto Coletto – non ho posto alcun taglio, ma una serie di dati e studi che possano essere utili al ragionamento comune, anche alla luce delle previsioni del nuovo piano socio sanitario”. Al termine dell’incontro sono stati condivisi alcuni rilevanti aspetti: l’importanza di aver raccolto dei dati che fotografano le potenzialità assistenziali delle 822 unità operative ospedaliere del Veneto; valutare l’opportunità di superare i riferimenti all’organizzazione vigente in Regione Lombardia, peraltro caratterizzata da un’organizzazione sanitaria diversa da quella veneta, utilizzata nella raccolta dei dati da analizzare, e di individuare un nuovo modello di analisi per l’identificazione di riferimenti che permettano alla Regione di attuare una gestione complessiva della risorsa professionale; l’importanza di definire un sistema di valutazione delle necessità dell’utente facendo riferimento alla complessità assistenziale che lo stesso esprime e che va tenuta in considerazione per determinare le risorse necessarie a soddisfare i bisogni reali; l’occasione storica costituita dal nuovo piano socio sanitario all’interno del quale affrontare ciò che serve per definire un’organizzazione infermieristica che possa responsabilizzarsi sul piano delle attività professionali, ma anche su quello del governo del sistema assistenziale. Coletto e Vallicella hanno sottolineato “reciproca soddisfazione per l’importante chiarimento e per il reciproco impegno di collaborazione nell’ottica della valorizzazione del sistema sanitario veneto, considerato unanimemente un esempio di eccellenza”.
14 settembre 2011
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