Regione Toscana e Procura della Repubblica hanno firmato questa mattina un protocollo per il rafforzamento della tutela della salute e della sicurezza sul luoghi di lavoro, con particolare riferimento alla prevenzione degli infortuni sul lavoro e delle malattie professionali. A siglarlo,
l’assessore al diritto alla Salute, Daniela Scaramuccia, e il Procuratore generale, Beniamino Deidda.
Ecco i sintesi i punti di intervento della nuova intesa: rafforzare l’attività di prevenzione e di vigilanza sui luoghi di lavoro, per contrastare gli infortuni e le malattie professionali. Sviluppare azioni efficaci che promuovano l’osservanza delle norme e reprimano le violazioni. Definire procedure omogenee su tutto il territorio regionale per favorire il flusso delle segnalazioni di infortuni e malattie professionali che abbiano avuto come conseguenza lesioni gravi, gravissime, o la morte del lavoratore.
Nel protocollo, la Regione si impegna anche a riutilizzare una parte delle somme derivanti dalle sanzioni comminate dai dipartimenti della prevenzione delle Asl alle ditte che hanno violato la normativa sulla sicurezza: queste risorse (circa 3 milioni e mezzo di euro sui circa 5 milioni che annualmente provengono dalle sanzioni) verranno destinate al potenziamento delle attività di prevenzione e vigilanza svolte dalle Asl.
Ad oggi il trend degli infortuni sul lavoro in Toscana è costantemente decrescente. Nel periodo 2000-2009 gli infortuni sono calati dagli 82.403 (di cui 93 mortali) del 2000 ai 63.177 (di cui 69 mortali) del 2009. Nel 2010, il dato è ulteriormente sceso: 61.993 incidenti, di cui 57 mortali (sono gli incidenti denunciati all’Inail, avvenuti nel luogo di lavoro, in circolazione stradale e in itinere, cioè nel percorso casa-lavoro-casa).
Sono aumentate, invece, le malattie professionali denunciate all’Inail. Nel 2009 sono state 3.647 (322 nel settore agricoltura, 3.325 nel settore industria e servizi). Nel 2010 sono salite a 4.669 (539 agricoltura, 4.130 industria e servizi).
“Da molti anni la Toscana è impegnata sul fronte della tutela della salute e sicurezza sui luoghi di lavoro – ha detto l’assessore Scaramuccia -. I dati ci dicono che il trend degli infortuni, anche di quelli mortali, è in costante diminuzione. Sono invece in aumento le malattie professionali denunziate all’Inail, soprattutto per una maggiore attenzione alla diagnosi e per un ampliamento delle patologie riconosciute, conseguente all’avvenuta modifica della normativa”. “Il potenziamento delle azioni di vigilanza da parte delle Asl – ha proseguito - e, contemporaneamente, l’intervento più massiccio della magistratura perché sia garantito l’esercizio della funzione penale in caso di violazione della normativa, sono due cardini fondamentali del sistema di prevenzione e repressione dei reati. Grazie al protocollo che abbiamo firmato oggi – ha concluso Scaramuccia - Regione e Procura della Repubblica, ciascuna nel proprio ambito di competenza, potranno sviluppare azioni comuni e rafforzare la necessaria collaborazione”.
“Al fondo della scelta di sottoscrivere questo accordo tra Regione Toscana e Procura Generale – ha dichiarato il Procuratore generale, Beniamino Deidda - è la comune convinzione della necessità di contrastare un gravissimo fenomeno criminoso dalle intollerabili conseguenze sociali, che vanno dai danni alla salute delle persone fino al sacrificio della vita, a forme di invalidità permanente, agli altissimi costi per le rendite, la cura delle malattie e il recupero della salute”. “Le Autorità regionali e la Procura Generale sono risolute a rafforzare l’azione di vigilanza e di repressione, che sono due facce inscindibili di un unico impegno – ha concluso -. In nessuna materia, come in questa, la prevenzione e la repressione hanno altrettanto bisogno di sinergia e hanno una così alta valenza pedagogica e civile”.
Il protocollo prevede che Regione e Procura promuovano e ottimizzino, in termini di completezza e tempestività delle informazioni, la collaborazione tra loro e con gli altri enti destinatari delle informazioni sugli infortuni e sulle patologie da lavoro. Che ciascuna parte, per la propria competenza, adotti iniziative per accrescere la capacità di diagnosi precoce delle malattie professionali e sensibilizzare i professionisti (medici competenti, medici di famiglia, ospedalieri, specialisti); e per potenziare l’attività degli uffici preposti alla vigilanza e alla repressione delle violazioni in materia di salute e sicurezza sui luoghi di lavoro. Le Procure sul territorio e le Asl collaboreranno, infine, anche per avviare percorsi di accompagnamento delle imprese, per promuovere sempre di più la cultura della sicurezza ed elevare i livelli di tutela dei lavoratori, in particolare nei settori di attività più delicate e pericolose.