Sono stati revocati gli arresti domiciliari al direttore generale della Asl Napoli 1,
Elia Abbondante, coinvolto nell'inchiesta sugli appalti all'istituto per la cura dei tumori Pascale. Lo ha deciso il gip Maria
Gabriella Pepe che ha accolto la richiesta del difensore del manager, avvocato
Giuseppe Fusco. Ma il giudice ha disposto per Abbondante anche la sospensione dall'incarico per la durata di un anno.
Abbondante è indagato nell'ambito dell'indagine condotta dai pm
Henry John Woodcock e
Celeste Carrano, per l'ipotesi di corruzione riguardo a presunte irregolarità relative all'acquisto di apparecchiature attraverso società riconducibili a lui.
L’interdizione per un anno di Elia Abbondante (che non si è mai dimesso), da qualunque incarico pubblico, impone alla Regione di risolvere il suo contratto alla direzione generale della Asl Napoli 1 e di procedere alla celere designazione del suo successore.
Spetta al governatore
Vincenzo De Luca indicare il nuovo manager in base agli ampi poteri attribuitigli da una legge regionale approvata, non senza strali dell’opposizione, circa un anno fa. Il vantaggio è quello dello snellimento delle procedure burocratiche. A De Luca basterà pescare nell’albo regionale degli idonei verificando i curricula degli oltre 300 aspiranti direttori generali di aziende sanitarie.
La Regione ha intanto rinnovato l’incarico di direttore generale del Santobono ad Annamaria Minicucci che resterà in sella per altri 3 anni.
Scatta intanto a ritroso il conteggio dei 60 giorni entro cui la Regione dovrà dichiarare decaduti anche il direttore sanitario della Asl Napoli 1
Pasquale Di Girolamo Faraone che finora ha assunto l’interim della direzione generale e il direttore amministrativo
Ornella Nappi. La data da cui partire è il 7 marzo, quando è iniziata l’originaria sospensiva dell’incarico di Abbondante per provvedimento dell’autorità giudiziaria. Il decorso dei due mesi scade dunque mercoledì 7 maggio, data da cui la Asl, a meno di improbabili commissariamenti, sarebbe acefala e senza guida. Sgoccioli di operatività che Faraone e Nappi hanno comunque sfruttato per approvare ieri, presiedendo il collegio di direzione, l’atto aziendale della Azienda sanitaria metropolitana.
Spetterà poi al nuovo direttore generale designato nominare, entro i successivi 60 giorni, gli altri due componenti della triade che compone la direzione strategica delle aziende sanitarie e ospedaliere. In questo caso non ci sono più gli albi per i rispettivi profili previsti un tempo in Campania da una legge regionale approvata nel 2006 e poi abrogata.