Regioni e Asl
Un centro PMA di Rovigo assume due biologhe non obiettrici. Zaia difende la scelta: “Siamo per la vita. Non torniamo indietro”
Una notizia riportata a galla dalla stampa locale, forse sulla scia dell’onda mediatica del San Camillo, sulla quale il governatore della Regione del Veneto Luca Zaia ha espresso immediatamente la sua posizione: “Abbiamo fatto la nostra scelta e non torniamo indietro”.
“Siamo per la vita. Questa Regione – ha dichiarato – ha fatto da tempo la scelta di agevolare la procreazione assistita e su questa strada non si torna indietro, al punto che la garantiamo anche alle cinquantenni purché scientificamente dichiarate fertili. Trovo singolare che si obbietti sul concepimento e che addirittura si polemizzi sul fatto che una struttura sanitaria faccia il possibile, rispettando leggi e regole, per garantirlo”.
“Sulla strada per la vita che abbiamo tracciato non torniamo certo indietro – aggiunge Zaia - per praticare una fecondazione servono dei biologi e se si vuol essere assunti per fare quel servizio l’obiezione è un controsenso. Stiamo parlando di un servizio inserito con accordo unanime nei nuovi Livelli Essenziali di Assistenza”.
“Il Centro di Trecenta, con 200 fecondazioni praticate e 62 bambini nati nel solo 2016 – conclude Zaia – è un’eccellenza, come le altre strutture pubbliche operanti in Veneto, e tale rimarrà, garantendo tra l’altro un percorso di assistenza totale, sia dal punto di vista medico che psicologico. Non a caso Trecenta è uno dei pochi ospedali italiani a cui sono stati assegnati tre bollini rosa come Ospedale amico della donna e del bambino”.