Come lo scorso anno sono Marche, Umbria e Veneto le tre Regioni punto di riferimento e di confronto per la determinazione dei costi standard in sanità utili alla determinazione delle quote di riparto del fondo sanitario.
È quanto hanno deciso dalla
Conferenza Stato Regioni nella seduta di oggi.
Nella rosa delle Regioni c’erano anche Lombardia ed Emilia-Romagna. La selezione è stata operata sulla base della valutazione della qualità dei servizi erogati e sulla appropriatezza ed efficienza necessari per la determinazione dei costi e dei fabbisogni standard. Tra i 19 indicatori presi in considerazione sono stati considerati il punteggio della griglia dei Livelli essenziali di assistenza, i risultati di esercizio valutati dal tavolo degli adempimenti relativi al 2013, la degenza media pre-operatoria, la spesa farmaceutica pro capite e il costo medio dei ricoveri.
“La conferma dell’Umbria quale Regione ‘benchmark’ in sanità, come ormai avviene ininterrottamente dal 2011 rappresenta l’ulteriore attestazione della qualità del servizio sanitario regionale, sia per ciò che riguarda l’organizzazione e l’erogazione dei livelli essenziali di assistenza, sia per gli aspetti economici e gestionali del sistema” hanno dichiarato la presidente della Regione Umbria,
Catiuscia Marini, e l’assessore regionale alla sanità,
Luca Barberini.
“Ovviamente – hanno concluso – questo ci stimola e ci incoraggia nel proseguire il nostro lavoro per continuare a migliorare la sanità regionale, nell’interesse soprattutto dei cittadini”.