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QS Edizioni - domenica 24 novembre 2024

Regioni e Asl

Vaccini. Via libera al nuovo calendario in Campania

immagine 27 gennaio - Arrivano l’anitimeningococco B e il siero per proteggere gli adolescenti maschi dall’Hpv. Il Piano punta a potenziare anche l’organizzazione dei centri vaccinali con adeguate risorse di personale dedicato al fine di aumentare gli accessi e arginare le basse coperture vaccinali nella Regione. Il decreto
Arginare le basse copertura vaccinali in Regione Campania, mettere in campo specifici interventi finalizzati ad arginare l’annoso problema delle basse coperture profilattiche sia per il vaccino esavalente (Difterite, Tetano, Pertosse, Poliomielite Heamophilus influenzae, ed Epatite B) nel primo anno di vita sia per il Morbillo, Parotite e Rosolia: queste le premesse per il via al nuovo calendario vaccinale della Regione Campania, uno dei primi in Italia.

Un Piano adottato con uno decreto commissariale, il n. 2 del 2017 firmato da Joseph Polimeni e Claudio D’Amario. Tra le novità arriva il siero contro il meningococco B e l’antipapilloma per gli adolescenti maschi.

La Campania può dunque contare su nuove linee guida e indirizzi operativi per le Asl stilati da una commissione regionale formata da infettivologi, igienisti ed esperti guidati da Maria Triassi, direttore del dipartimento di sanità pubblica dell’Università Federico II.
 
Ecco le novità: per i nuovi nati viene introdotto il nuovo vaccino, di recente acquisizione, contro la meningite da meningococco B che va ad aggiungersi alla tetravalente che sostituisce quella anti C in quanto copre anche gli altri ceppi (C, X, Y e W 135) più comuni in Europa. La tetravalente viene offerta ai nuovi nati (13° e 15° mese di vita) oltre che agli adolescenti (12 e 18enni) anche se già vaccinati con il coniugato antimeningococco C. Disco verde anche alla profilassi, per i neonati, contro il rotavirus protagonista negli anni scorsi di vere e proprie epidemie stagionali al Santobono.

E ancora, per i 14 e 15 enni viene inserito il richiamo del vaccino antipolio insieme all’antidifterite, tetano e pertosse. La vaccinazione contro morbillo, parotite e rosolia al 13° mese di vita può essere somministrata oltre che utilizzando il vaccino quadrivalente anche con il trivalente (morbillo, parotite e rosolia) a cui aggiungere quella antivaricella mentre per la seconda dose (a 5-6 anni) in assenza di condizioni di rischio si prevede di utilizzare prioritariamente il vaccino quadrivalente.

Parte anche l’offerta attiva del vaccino contro il papilloma virus (che può causare tumori della sfera genitale) anche ai dodicenni maschi. Infine il vaccino contro lo pneumococco, causa di meningiti non contagiose, già presente nella batteria di vaccinazioni (esavalente) dell’infanzia viene estesa ai nuovi 65 enni in forma 13 valente (in farmacia a pagamento esiste anche 23 valente che copre tutti i ceppi). Infine, alla stessa fascia di età, viene offerto il siero contro il virus dell’Herpes zoster.

Il Piano punta a potenziare anche l’organizzazione dei centri vaccinali con adeguate risorse di personale dedicato al fine di aumentare gli accessi, garantire l’apertura tutti i giorni della settimana e anche in orario pomeridiano. Previste anche forme di aggregazioni con i Medici di medicina generale e i pediatri di base, anche alla luce dei nuovi modelli organizzativi delle cure primarie. Per razionalizzare l’offerta è previsto che siano concentrate, per quanto possibile, gli appuntamenti per le sedute vaccinali utilizzando i vaccini combinati e le co-somministrazioni senza che questo aumenti significativamente la frequenza  severità degli eventuali effetti collaterali né che venga compromessa l’immunogenicità dei singoli vaccini.

“Un Piano – avverte Maria Triassi - che intende contrastare la situazione epidemiologica della Campania e pensato per arginare l’annosa bassa aderenza della popolazione ai vaccini dell’infanzia tranne poi registrare fenomeni di corsa in massa ai centri dei distretti sull’onda di paure e psicosi come quella per la meningite, peraltro del tutto ingiustificate”.

Vaccini, insomma, insostituibili presidi di salute pubblica ma in Campania finiti pericolosamente al di sotto del 95% di vaccinati indicato come livello di guardia dall’Istituto superiore di sanità e dall’Oms. “Insieme alla Asl Napoli 1 – conclude - Fulvio Turrà presidente regionale della Federazione italiana pediatri - abbiamo avviato un progetto per una campagna di arruolamento e di recupero vaccinale per tutti i piccoli che non sono stati vaccinati per il terzo richiamo della esavalente (polio, difterica, tetano, pertosse epatite B ed emophilus influenzae), e per la prima somministrazione della trivalente (morbillo, parotite e rosolia) laddove, nella popolazione pediatrica di Napoli il terzo richiamo dell’esavalente è collocata sotto l’80% mentre la prima vaccinazione trivalente, da fare dopo i 13 mesi, è scesa addirittura al 72% a fronte del 95% indicato come soglia di sicurezza per l’immunità di gregge”. Senza contare che in Campania esiste una vera e propria emergenza dei casi di morbillo che nel solo periodo da gennaio a ottobre 2016 ha registrato 177 casi di cui 71 (il 42%) tra i residenti nella Asl Napoli 1 centro.  

Ettore Mautone
27 gennaio 2017
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