La governatrice oggi ha rassicurato i cittadini: “Non abbiamo intenzione di tagliare posti letto negli ospedali, ma di riconvertirli”. La Polverini, che sottolinea di lavorare da “un mese, giorno e notte” per risolvere la questione e si è detta convinta di “non voler adottare provvedimenti tampone ma una rivoluzione nel rispetto dei miei programmi elettorali”. Intanto, del Piano non c'è ancora traccia e il mese di giugno è dietro l'angolo.
Solidarietà ed empatia per il delicato momento dell’ex sindacalista è giunta dal sindaco
Gianni Alemanno che si è pubblicamente esposto sollecitando “il governo, prima di ogni altra considerazione, a sbloccare le troppe risorse destinate al Lazio che sono bloccate da mesi”. Per Alemanno, “si tratta dell'erogazione di cassa di risorse già assegnate alla Regione e che non arrivano neanche più al Comune. Noi, infatti, abbiamo un miliardo di crediti con la Regione, che a sua volta ne ha 2-3 con il governo”.
Come in campagna elettorale. Chi non crede alla neo-presidentessa è la sconfitta delle ultime elezioni,
Emma Bonino che attacca duro:” La governatrice sapeva perfettamente che il piano era scaduto e che andava ripresentato, ne conosceva ampiamente anche le date. C'è da augurarsi tutti, anche se ne dubito molto, che riesca a rispettare la data del 31 maggio”. La leader radicale ha sottolineato “che già la scadenza del 15 maggio con la sanità privata è saltata, perché oggi siamo al 21 e l'accordo con i privati non c'è stato”.“Il mandato che ha ricevuto il 23 aprile - ha proseguito riferendosi a Polverini - è tassativo sui criteri da seguire e sui 'tagli da fare’”. “Già in campagna elettorale - ha precisato Bonino - avevo detto che era impensabile abbassare le tasse, spero che la governatrice riesca a rispettare le scadenze, altrimenti le conseguenze sui cittadini saranno notevoli, con l'aumento dell'Irpef e dell'Irap a livelli mai raggiunti”.