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QS Edizioni - giovedì 18 luglio 2024

Regioni e Asl

FVG. Kosic: “Spesa sociale aumentata del 6% nel 2011”

immagine 21 giugno - È passata dai 203,1 milioni di euro del 2010 agli attuali 215,3 posizionando il Nordest tra le regioni che più investono in interventi e servizi socio-assistenziali. I maggiori aumenti si sono registrati nelle misure di contrasto alla povertà (+9,5%), in quelle a favore della disabilità (+7%), negli interventi concernerti le attività dei Comuni per le funzioni socio-assistenziali (+5,5%), e nel supporto alle famiglie per il sostegno alla non autosufficienza (+5%).
La spesa sociale in Friuli Venezia Giulia è aumentata del 6 % nel 2011, passando dai 203,1 milioni di euro del 2010 agli attuali 215,3. Il dato è stato fornito dall'assessore alla Salute, Vladimir Kosic, nel corso del convegno "Collaborare per vincere”, organizzato a San Daniele dalla Cisl Alto Friuli.
Ancora riguardo alla spesa sociale regionale, riferendosi a quella dell'anno in corso, l'assessore ha riscontrato i maggiori aumenti percentuali nelle misure di contrasto a fenomeni di povertà ed esclusione sociale (+ 9,5 %), seguite dagli interventi a favore della disabilità (+ 7%), da quelli concernenti le attività dei Comuni per le funzioni socio-assistenziali (+ 5,5 %) e dal supporto alle famiglie nel sostegno alla non autosufficienza (+ 5%). "Per il terzo anno consecutivo - ha evidenziato Kosic - il bilancio settoriale del Friuli Venezia Giulia non ha bisogno di assestamenti anche perché abbiamo superato il vecchio concetto del finanziamento storico, usando indicatori specifici per la suddivisione del budget sul territorio".
  A questo proposito, tra i dati segnalati dall'esponente regionale che sono serviti da analisi critica per le successive valutazioni, risultano tre gli ambiti significativi: ospedali, territorio e personale. Riguardo l'Ospedale, nel raffronto tra il 2007 e il 2010, gli accessi al pronto soccorso in codice bianco sono passati dal 49,4% al 45,2%, l'ospedalizzazione dei residenti dal 148% al 146,1%, i ricoveri ordinari da 154.766 a 149.650, i day hospital da 47.545 a 53.124, le prestazioni ambulatoriali da 16.373.876 a 17.218.770, i pazienti di messi con procedura rivascolare da 2.494 a 2.518, quelli dimessi con protesi ortopedica, infine, da 4.091 a 4.551. Passando al Territorio, sempre nel raffronto 2007-2010, i dimessi da Rsa sono passati da 9.073 a 9.530, gli utenti di assistenza infermieristica domiciliare da 30.559 (470.658 accessi) a 35.036 (564.876), gli utenti all'assistenza riabilitativa domiciliare da 9.816 (49.448 accessi) a 11.422 (53.488). Infine, il personale (2007-2010): anche in questo caso emerge un complessivo aumento da 19.883 operatori a 20.129, grazie ai + 377 infermieri professionali dgs (da 6.547 a 6.824) ed ai + 341 oss (da 1.991 a 2.332) rispetto ai -57 amministrativi (da 1.975 a 1.918). Citando le riforme da portare avanti, Kosic ha sottolineato l'importanza di un servizio pubblico "da difendere in quanto valore aggiunto", con il rinnovamento che dovrà riguardare soprattutto gli ambiti distrettuali, considerati "il vero cuore dell'assistenza dove - ha rimarcato - devono potere decidere i sindaci, tenendo ben presente che gli accorpamenti non distruggono ma favoriscono i rapporti". "Le scelte buone sono anche scelte coraggiose - ha commentato l'assessore alla Salute - e comunque frutto di discussione fondata su analisi sostanziali. Il confronto serve a costruire ma - ha concluso - non può e non deve prescindere dai dati reali".
21 giugno 2011
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