"Cinque ambulatori di medicina generale e almeno una ventina di presidi di assistenza sanitaria - ha spiegato
Massimo Magi, segretario di Fimmg Marche - presenti nelle frazioni meno popolate sono andati distrutti a causa della scossa di ieri mattina. Grazie a una squadra di 40 medici di famiglia ci stiamo organizzando affinché tutta la popolazione che arriverà sulla costa possa avere fin da subito assistenza primaria e, già a partire dal 3 novembre, vaccinazioni antinfluenzali".
"Con l'ultima scossa - ha proseguito
Magi - gli ambulatori di Visso, Camerino, Arquata, Pieve Torina e Pieve Bovigliana sono andati distrutti e moltissimi presidi periferici, dove i medici andavano più raramente, non esistono più".
Gli sfollati che verranno ricollocati sulla costa adriatica rappresentano un esodo che potrebbe mettere a dura prova il sistema sanitario regionale delle Marche. Per scongiurare il rischio, medici di famiglia e guardia medica in queste ore stanno predisponendo squadre di rinforzo di volontari.
"Aumenteremo gli sforzi - ha spiegato il segretario Fimmg Marche - per dare respiro ai colleghi delle zone terremotate che stanno facendo turni fino alle 3 di notte". Ieri intanto si è creato subito un presidio di continuità assistenziale per fornire supporto su problemi come ipertensione, ansia, insonnia.
"Stiamo organizzando in queste ore altri sportelli assistenziali in alberghi e strutture ricettive - ha concluso
Magi - , ad esempio a Camerino presso il Palazzetto dello Sport. Ma alcuni di noi resteranno a presidiare le zone terremotate per coloro che non si possono spostare, come chi è in case di riposo ancora agibili. Siamo riusciti a intervenire così rapidamente perché la macchina era già stata messa in moto a causa delle precedenti scosse. In molti casi l'utilizzo del cloud, ovvero della 'nuvola sanitarià ha consentito di recuperare i dati degli assistiti anche laddove l'ambulatorio è stato distrutto, riducendo al minimo i disagi".
Lorenzo Proia