“Il tema del consumo dei farmaci - ha spiegato Bresciani - è di grande importanza e ha riflessi notevoli anche sulla sostenibilità economica. Il dibattito è acceso ma occorre trovare più armonia”. Il punto più importante, secondo l'assessore, è quello dell'appropriatezza: “Regione Lombardia ha il bilancio in pareggio da 8 anni; grazie al lavoro di tutti i professionisti e alla conquista del sapere abbiamo tagliato i costi impropri e vogliamo continuare a farlo, mentre altre Regioni non hanno ancora intrapreso questa strada”. Il tutto però va realizzato “in sinergia con il mondo della ricerca e con l'industria”.
"Una sanità appropriata costa meno, la qualità in sanità costa meno" ha ribadito l'assessore, ricordando la tendenza alla crescita della spesa e il dato secondo cui il 60 per cento della spesa farmaceutica e il 70 per cento di quella territoriale è riservata a pazienti con oltre 65 anni di età, ovvero "l'area della cronicità". Proprio sul tema della cronicità è stata avviata, il 30 marzo scorso, alle 10.30 - "un momento storico", ha ricordato Bresciani - la sperimentazione in 5 Asl (Milano, Milano 2, Bergamo, Como, Lecco) di un nuovo modello organizzativo per coordinare e integrare i servizi extraospedalieri a favore dei pazienti cronici (con la nascita dei Chronic Related Group). Attraverso una quota di risorse stabilita in anticipo devono essere garantiti con continuità ai pazienti tutti i servizi extraospedalieri necessari per una buona gestione della patologia cronica (prevenzione secondaria, follow up, monitoraggio persistenza terapeutica, specialistica ambulatoriale, protesica, farmaceutica). “La strategia - ha concluso Bresciani - anche in tema di farmaci è fare chiarezza attraverso sperimentazioni da condurre in sinergia con il mondo della ricerca e dell'industria, per arrivare a realizzare azioni di informazione e formazione agli operatori sulla base delle evidenze scientifiche”.
16 giugno 2011
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