“Sono cambiate le tessere del mosaico tra direttori generali e direttori sanitari ma tutto è immobilizzato” e la riforma sanitaria “è qualcosa di surreale. È innegabile che nel sistema siano nate delle eccellenze, ma queste faticano a sopravvivere all’interno del sistema, mentre le attività remunerative migrano verso il privato che si è sviluppato nel ventennio formigoniano”. Parlava così lo scorso 18 agosto in un articolo apparso sul Corriere della Sera di Milano,
Marco Cicardi (66 anni), ordinario di medicina all’università degli Studi di Milano e dal marzo scorso Direttore del Dipartimento di Medicina dell’Ospedale Sacco, a commento della riforma della sanità varata in Lombardia da
Roberto Maroni.
Parole però che non sono evidentemente piaciute la Regione che ha deciso di rimuovere dall’incarico il primario.
Le motivazioni sono spiegate nella
delibera a firma del Dg dell’ASST Fatebenefratelli Sacco,
Alessandro Visconti. «
visto l’articolo, a firma di Luca Rinaldi, comparso in data 18.08.2016 sul quotidiano Corriere della Sera, nel quale il prof. Marco Cicardi, dipendente dell’Università degli Studi di Milano e incaricato, in forza di apposita convenzione, delle funzioni assistenziali di direzione universitaria di struttura complessa presso l’ASST Fatebenefratelli Sacco, senza alcuna preventiva informativa e/o comunicazione alla Direzione Generale, come previsto dal Codice di Comportamento aziendale, ha rilasciato, nella sua qualità di Direttore del Dipartimento di Medicina dell’ASST, una dichiarazione/intervista esprimendo aspre critiche nei confronti dell’ASST Fatebenefratelli e Oftalmico: considerato tale comportamento costituisce violazione di quanto previsto dal combinato disposto dell'art. 8, lettera a) della convenzione stipulata con l'Università degli Studi di Milano, ove è sancito il criterio di parità dei diritti/doveri tra il personale medico ospedaliero e quello universitario, ivi compreso il rispetto da parte del personale universitario del Codice di Comportamento di questa ASST, e dell'art. 12, comma VI, del citato Codice di Comportamento dell'ASST Fatebenefratelli Sacco, il quale impone al personale di astenersi da ogni dichiarazione pubblica che possa incidere sull'immagine della ASST nonché, qualora gli venga richiesto dai mass-media di fornire chiarimenti o informazioni, di darne tempestiva notizia alla Direzione Generale”.
Insomma per l’Azienda “la gravità del comportamento tenuto dal prof. Marco Cicardi ha fatto venir meno il rapporto fiduciario per la permanenza dello stesso professionista nell'incarico apicale di Direttore del Dipartimento di Medicina della ASST”.