Il progetto del Buon Samaritano avrà una “base” anche all’Asl AT. L’Asl astigiana, infatti, di concerto con il Comune e in collaborazione con la Cooperativa Elsa e la Casa di Riposo Città di Asti intende attraverso questo progetto per il recupero delle eccedenze alimentari, fornire gratuitamente i pasti non distribuiti nella mensa dell’Ospedale Cardinal Massaia, ma ancora perfettamente utilizzabili e sicuri sotto il profilo igienico sanitario e nutrizionale, a favore di soggetti bisognosi di solidarietà sociale.
Ad annunciarlo una nota della Asl che spiega che gli obiettivi del Progetto, denominato “Asti SoLidalmente”, sono quelli di “promuovere azioni di contrasto alla povertà e alla marginalità sociale, sostenere comportamenti finalizzati al recupero e a una piena valorizzazione delle eccedenze alimentari ancora edibili oltreché valorizzare associazioni Onlus che operano gratuitamente ai fini di utilità sociale, riconoscendo la loro funzione di integrazione degli interventi pubblici e di ruolo fondamentale nella valutazione dei bisogni del territorio”.
“Si calcola che quotidianamente al Massaia non vengano distribuiti circa 30/40 pasti al giorno – afferma
Ida Grossi direttore generale dell’Asl AT -. Questo ci permette di sostenere un servizio di utilità sociale a favore di soggetti bisognosi. Anche in questo ambito l’Asl contribuisce fattivamente per dare risposte alle purtroppo numerose fragilità presenti sul territorio”.
Un progetto che la Regione Piemonte sta sostenendo fortemente così come afferma nella nota la consigliera
Angela Motta: “Una legge quella sul recupero dei beni invenduti e di spreco come possono essere quelli alimentari che la Regione ha approvato da un anno. L’intenzione è di allargare questo modo di agire alle Scuole, ai Comuni, alle aziende sanitarie e a tutti gli enti interessati affinchè si possano aiutare le persone più bisognose e in difficoltà”.
"Avevo assistito alla nascita di progetti come questo in altre città – ha dichiarato
monsignor Francesco Ravinale vescovo di Asti -. Ho sempre avuto il desiderio di realizzarlo. Quello che viene sottoscritto oggi è la realizzazione di un mio desiderio. Auguro tutto il bene per questa iniziativa a cui la Diocesi guarda con interesse e sosterrà con grande piacere".
Il sindaco
Fabrizio Brignolo ha sottolineato la l’importanza della collaborazione tra i diversi soggetti coinvolti: “La collaborazione concreta permette a iniziative come questa di mettere motore anche ad altre attività per dare risposte ai bisogni dei cittadini e, in particolare, a quelli fragili e meno fortunati”.
Per quanto riguarda le collaborazioni, i volontari della Cooperativa Elsa, sotto la supervisione degli operatori della Cucina dell’Asl, provvedono al trasferimento delle eccedenze alimentari negli appositi contenitori forniti dalla Casa di Riposo e all’attuazione del successivo processo di abbattimento e stoccaggio. La Casa di Riposo Città di Asti, per parte sua, mette a disposizione mezzo di trasporto con autista dell’Associazione Auser Onlus.
Alla presentazione dell’iniziativa, che ha anche ricevuto il patrocinio dell’Università, sono intervenuti: l’assessore alle politiche sociali della Città di Asti
Piero Vercelli, la direttrice della Casa di riposo
Laura Panelli, il presidente della Cooperativa Elsa
Maurizio Bologna, la coordinatrice cittadina dell’Auser
Francesca Giovanna Penna e la vicepresidente dell’ordine dei medici
Maria Luisa Amerio che ha avviato, prima del pensionamento, il progetto. Per l’Università è intervenuto
Luca Casile Tutti, in qualche modo hanno messo in evidenza il ruolo della rete e del valore fondante della solidarietà.